Caro D(j)ario, da stasera ricominciamo subito a lottare tutti per la Juventus

Caro d(j)ario,

cominciamo questa nostra nuova avventura insieme in una giornata un po’ strana e adesso ti spiego perché. Strana perché da qualche ora e per la prima volta negli ultimi 13 anni il nostro Presidente non si chiama Andrea Agnelli ma Gianluca Ferrero; strana perché la Juventus arriva da una batosta in campionato che non si vedeva (e per fortuna aggiungerei) da 3 decenni: era maggio del 1993, contro il Pescara in cui giocava Massimiliano Allegri che fece anche il primo gol della serata; strana perché questa sera all’Allianz Stadium arriva il Monza per la Coppa Italia che è diventato obiettivo da non fallire, anzi da perseguire con rabbia e voglia per tornare a sollevare un trofeo dopo l’anno di astinenza a cui non siamo più abituati dopo 10 di vittorie continue; strana perché ieri in un test amichevole finalmente si sono rivisti in campo insieme Vlahovic, Cuadrado e soprattutto Pogba, che non abbiamo ancora potuto (ri)apprezzare in gare ufficiali in questa seconda avventura juventina.

Insomma, tra una stranezza e l’altra, cerchiamo di radunare le idee. La Juventus non è abituata a perdere, figuriamoci male come a Napoli settimana scorsa, e soprattutto contro squadre come il Napoli che vivono di questa partita tutto l’anno salvo poi uscire dalla Coppa Italia contro il fanalino di coda della serie A. I tifosi sono arrabbiatissimi, mi ci metto di mezzo anche io, perché al di là del risultato ha fatto male la prestazione; troppo molli e arrendevoli i giocatori, con errori nelle scelte iniziali e a gara in corso da parte dell’allenatore, insomma tutte cose che ci siamo detti e abbiamo letto da quasi una settimana in qua. Ed è per questo che stasera io sarò lì, al mio posto in curva Nord, per vedere Juventus - Monza di Coppa Italia per tifare con tutte le mie forze e per provare a tirare fuori quella cattiveria che è mancata settimana scorsa e che il nuovo CdA sembra finalmente voler mettere in campo, anche se non il rettangolo di gioco, per difendere la Juve dagli attacchi mediatici e da accuse che sempre più spesso danno la sensazione di essere campate per aria giusto per ravvivare le fasi di stanca della stagione, come per esempio un autunno senza calcio per un Mondiale dove non c’era nemmeno l’Italia. Non sarà un lavoro facile né veloce, ci vorrà la calma spesso predicata da Allegri e per citare le parole di ieri del nuovo Presidente Ferrero ci vorranno "determinazione e rigore", ma al contempo "pacatezza e nessuna forma di arroganza".

Mi aspetto tanto questa sera contro una squadra che ci ha già fatto fare una figura miserrima in campionato quando era in fondo alla classifica, mi aspetto tanto domenica sera contro l’Atalanta in versione ottovolante solo domenica scorsa contro la Salernitana, mi aspetto tanto per tutti i mesi a venire in tutte le sedi sportive e non in cui verrà chiamata in causa la Juve. Perché bisogna rialzarsi subito, perché bisogna tornare a vincere le partite prima e i trofei poi, perché ci piace tanto gridare “fino alla fine Forza Juventus!”

Dario Ghiringhelli (@dario_ghiro)