Caro D(j)ario, dobbiamo "solo" continuare a vincere.

Caro D(j)ario, dobbiamo "solo" continuare a vincere.TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 23 febbraio 2023, 17:00Caro D(j)ario...
di Dario Ghiringhelli

Caro D(j)ario,

è passata solo una settimana ed è già di nuovo tempo di Europa. Questo è quello che capita a “scendere” in Europa League, c’è un turno in più rispetto alla Champions: chiamalo spareggio, chiamalo sedicesimo di finale, ma tant’è. A 7 giorni dalla gara dell’Allianz, che si è conclusa con un pareggio che ha lasciato l’amaro in bocca per diversi motivi (gestione della gara, pali, traverse, righe, gol in contropiede e rigori non concessi) c’è già il ritorno in terra francese, a un orario brutto quanto scomodo anche per chi vuole vedere la partita. Si gioca alle 18.45, fuori casa, senza Chiesa. Già, Federico Chiesa che in molti speravano potesse essere il salvatore della patria non ci sarà. Ma è anche vero, caro Djario, che la Juve può e deve battere il Nantes anche senza Federico da Genova, così come ha fatto in autunno contro squadre anche più blasonate come Lazio prima e Inter poi. Torna da un infortunio brutto, è già un mezzo miracolo rivederlo sprintare e scartare come un tempo, per la continuità servirà ripassare tra qualche settimana. Si comincia a vedere un po’ di più Pogba, almeno in allenamento, ma anche lui stasera guarderà la partita dal divano di casa. E allora la Juve deve fare la Juve, con i giocatori che ha e che possono comunque portarla a casa, giocando possibilmente meglio di quanto fatto nella pur vittoriosa trasferta di La Spezia, anche se non te lo nego: in questo momento non sono per il palato fine, se prestazione e risultato fossero gli stessi mi andrebbe benissimo. E’ un periodo che alla Juve gira così, se gioca benino, quel filino meglio del solito, non vince. E’ successo con l’Atalanta, è successo giovedì scorso. Solo a Salerno prestazione e risultato sono andati di pari passo. Quindi ti dirò, in questo momento specialmente, meglio brutti e vincenti. Serve davvero, per ridare morale all’ambiente, per continuare a sperare di alzare un trofeo europeo che manca dal 1996 (aiuto) e l’Europa League, la vecchia Coppa Uefa, addirittura dal 1993. Bisogna passare lo scoglio di stasera, e ci sono i Di Maria, i Vlahovic, i Rabiot, i Kostic, i Danilo a cui affidarsi. Non c’è più la regola del gol fuori casa, dobbiamo “solo” vincere.

Poi c’è tutto il discorso extra campo, dove più passa il tempo più ci stanno facendo credere, o sperare, o forse illudere, che quella sentenza della FIGC proprio non ha senso di esistere. E lo dicono esperti anche non juventini, avvocati di professata fede milanista e interista, ex commissari di garanzia, giudici, giuristi, eccetera. E quindi io ci voglio credere, perché se devo rispettare le sentenze, devo anche pretendere di potermi difendere e quello che mi stanno dicendo è che mi hanno fatto un torto enorme (per carità, un pochino lo avevo anche intuito da solo, senza masticare alcunché di diritto sportivo e non). E nonostante questa sentenza astrusa, nelle ultime 3 partite abbiamo fatto 9 punti, abbiamo recuperato ben 6 posizioni in classifica (da tredicesimi siamo settimi) e se la Coppa Italia non fa scherzi abbiamo già messo il piedino in Europa anche da quaggiù, perché il 7° posto potrebbe valere la qualificazione in Conference League. Ma lo sai, te l’ho detto, io faccio i conti anche con quella classifica là, in cui siamo secondi, a pari punti con l’Inter, ma con una miglior classifica avulsa perché abbiamo vinto lo scontro diretto di cui sopra.

Aspettiamo, vediamo, e intanto vinciamo. La partita di stasera, per continuare in Europa. E quella di martedì prossimo, perché un derby va vinto a prescindere, e poi perché dobbiamo continuare la nostra silenziosa arrampicata

Dario