Caro D(j)ario, un salto in Europa per asciugare le lacrime e ritrovare la grinta

Caro D(j)ario, un salto in Europa per asciugare le lacrime e ritrovare la grintaTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 9 marzo 2023, 17:00Caro D(j)ario...
di Dario Ghiringhelli
fonte Radio Bianconera

Caro D(j)ario,

questa volta no, non è andata bene. Ed è successo ancora, se la Juve gioca benino (nel secondo tempo eh, perché il primo è persin difficile dire che si sia giocato), non vince. E’ successo con l’Atalanta, è successo con il Nantes all’andata, e ri-successo domenica, dove non solo non abbiamo vinto, ma abbiamo proprio perso, in una di quelle partite che fanno impazzire gli amanti delle statistiche: gol di Mancini che non segnava da oltre 2 anni, primo gol subito dalla Juve da fuori area, tre pali colpiti dai nostri in una sola partita, Kean che viene espulso dopo 35 secondi dall’ingresso in campo e senza aver di fatto giocato nemmeno un pallone. Insomma, non proprio la partita più fortunata dell’anno, in un anno che già ci vede in difetto su molti punti di vista. Sinceramente non me la sento di prendermela per questa sconfitta, per come è maturata; rispetto ad altre volte, vedi per esempio Monza e Napoli, ho avuto quantomeno la sensazione che giocando sempre così di partite ne prederemmo poche.

Non c’è da sbagliare più, a partire e forse soprattutto nella partita di stasera, perché tra poche ore, in uno Stadium che finalmente sta tornando a riempirsi spesso, arriva il Friburgo per quell’Europa League che sta diventando sogno e obbiettivo un po’ di tutti, da dirigenza, a tifosi, a giocatori stessi, come stanno anche dichiarando da più parti. E non solo perché potrebbe essere l’unico modo per arrivare effettivamente alla Champions League dell’anno prossimo, ma anche per la soddisfazione di alzare un trofeo comunque importante. Anche perché qualcuno, tipo Rabiot, che fino all’altro ieri sembrava destinato a un futuro lontano dalla Juventus, sta iniziando a pensare che forse a Torino non sta così male ma… che è necessario per la sua carriera giocare per la Coppa dalle grandi orecchie. Ci mancherebbe, lo capisco anche. Arriva il Friburgo, che non è una squadretta, e forse è meglio così: c’è meno il rischio di sottovalutarlo, anche se non è il nome altisonante delle squadre di Champions o anche di alcune di Europa League quali Arsenal e Manchester United. Bisogna vincere già stasera per mettere in discesa il ritorno, per ricominciare a sorridere dopo lo stop di domenica, per asciugare le lacrime che a detta di Allegri qualcuno ha versato nello spogliatoio perché no, in questa stagione anche la sfortuna di certi momenti non si riesce proprio a mandare giù.

Ah, in quella classifica là, quella con i 15 punti in più, saremmo ancora secondi, non più da soli ma sempre secondi, in piena lotta per arrivare in Champions anche dal campionato. E ieri il TAR ci ha forse dato una piccola mano per far sì che quei 15 punti ci tornino davvero in saccoccia (ed è un bel segnale anche per le future inchieste). Non si può sbagliare niente a prescindere, perché anche con la Juve a 50 ci sarebbero ben 5 squadre in 3 punti, e con soli 3 posti per la massima competizione europea in palio visto che il Napoli viaggia solitario a vette irraggiungibili, e il terzo scontro diretto su 3 perso fuori casa dopo lo stesso Napoli e il Milan sicuramente non aiuta nel morale oltre che nei punti. In questa classifica qua resistiamo al 7° posto nonostante tutto, perché anche il Bologna ha perso, e la risalita si può ancora, e si deve sempre, tentare. Io questa sera sarò lì, come sempre, a tifare per chi ci sarà, sperando che tra questi ci siano Chiesa e Pogba. E non solo stasera

Dario