Adesso bisogna solo pensare e ripensare alla Juventus

Adesso bisogna solo pensare e ripensare alla JuventusTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 20 gennaio 2022, 00:00Editoriale
di Andrea Di Lella

La Juventus, ad inizio campionato era partita male, non all’altezza delle aspettative.

Colpa di società - mercato -, allenatore e giocatori, poco “focalizzati” sull’inizio di stagione e sulle responsabilità che comporta indossare la maglia bianconera.

Andando avanti con la stagione, la squadra sembra stia prendendo il ritmo, una sua fisionomia, pur con tutti i difetti che le si riconoscono.

Ho sempre rifiutato l’idea che questa Juve possa essere una squadra scarsa, come in molti vorrebbero dipingere dando troppi alibi a tutte le componenti.

Certamente non è la squadra più forte del lotto e, senza interventi sul mercato di riparazione, sarà comunque complicato raggiungere l’obiettivo minimo imposto dalla società, l’ingresso nella fase a gironi della prossima Champions League.

Però, al netto degli infortuni, la squadra ha tanti calciatori che militano nelle rispettive nazionali, con qualità in quasi tutti i reparti - De Ligt, Bonucci, Chiellini, Locatelli, Cuadrado, Dybala, Morata e lo sfortunato Chiesa solo per citarne alcuni - che, a parte alcune eccezioni, difficilmente starebbero fuori nelle formazioni titolari delle avversarie.

Cosa ancora non va? In alcuni momenti, non ultimi i botta e risposta tra Arrivabene e Dybala, la Juventus è sembrata una società a compartimenti stagni, senza la giusta amalgama per andare verso la stessa direzione, almeno fino alla fine di questa stagione.

I dirigenti hanno e avranno un compito non semplicissimo, quello di provare dare la visione futura con un occhio sempre più attento agli aspetti finanziari. Per questo potrebbe essere necessaria anche qualche scelta impopolare ma sempre nell’ottica della sostenibilità economica.

L’allenatore e lo staff tecnico, al quale si chiedono scelte logiche di gestione del gruppo, di lettura delle partite e di formazione iniziale, magari cercando di far giocare i giocatori tecnicamente più forti - vedi Arthur-Locatelli - senza rinunciare all’equilibrio, tanto caro ad Allegri.

I giocatori, invece, hanno il dovere di onorare la maglia ogni volta che scendono in campo, cercando di essere concentrati e per quanto possibile di anteporre i propri interessi - presenze da titolare e possibili rinnovi contrattuali - nell’ottica di squadra, del successo di tutto il gruppo.

La stagione è ancora lunga e c’è tutto il tempo per rimontare gli avversari.

Per provare a fare questo, però, società, allenatore e giocatori dovranno pensare e ripensare alla Juventus nella maniera più limpida e concreta possibile.