Allegri lascia con l'ennesimo record, ora il nuovo corso Juve

Allegri lascia con l'ennesimo record, ora il nuovo corso Juve
giovedì 16 maggio 2024, 07:50Editoriale
di Mirko Nicolino
Per la Juventus sono 15 Coppa Italia, 5 per Allegri che è l'unico allenatore italiano ad averne vinte tante: addio un po' meno amaro

La Juventus vince la sua Coppa Italia numero 15, la quinta per Massimiliano Allegri, che così diventa il primo allenatore nella storia del calcio italiano ad averne conquistate così tante. Il tecnico livornese, dunque, si congeda con un trofeo e l’ennesimo record di una carriera che rimarrà per sempre nella leggenda della Vecchia Signora. Tra poche settimane prenderà il via un nuovo corso, ma quantomeno Max ha avuto la possibilità di chiudere con un’immagine migliore di quella che ci avevano consegnato le ultime settimane.

Ultimamente, infatti, sembrava proprio che la Juve si trascinasse verso il finale di stagione, incapace di vincere e quasi in vacanza. La prestazione contro l’Atalanta invece è stata maiuscola, con i bergamaschi quasi mai pericolosi dalle parti di Perin. Il pronostico della vigilia vedeva i bianconeri sfavoriti, perché la Dea negli ultimi tempi era letteralmente una schiacciasassi, sia in campionato sia nelle coppe. Forse gli uomini di Gian Piero Gasperini erano un po’ stanchi per i numerosi impegni degli ultimi tempi, ma hanno fatto davvero troppo poco per pensare di portare a casa il trofeo.

Tatticamente Allegri l’ha preparata benissimo, mettendola subito dalla propria parte e poi gestendola benissimo. E all’inizio della ripresa la gara si sarebbe letteralmente potuta chiudere se Maresca avesse concesso un sacrosanto rigore per fallo di Hien (già ammonito e che quindi sarebbe stato espulso) su Vlahovic. Aveva iniziato bene il direttore di gara con la sua troupe di collaboratori, poi nella ripresa ha letteralmente cannato tutto, graziando i calciatori della Dea da alcuni cartellini. Poco male per come è andata a finire, anche se Max Allegri non ha letteralmente retto facendosi mandare fuori in pieno recupero. Dopo l’ennesima decisione discutibile della direzione di gara, il tecnico livornese ha lanciato la giacca, è andato a muso duro dal 4° uomo, poi si è tolto anche la cravatta e in parte la camicia, urlando verso la tribuna alla ricerca del designatore arbitrale: “Dov’è Rocchi!”.

Immagini che inevitabilmente rimarranno indelebili nell’immaginario bianconero, che quest’anno ha indubbiamente assistito a decisioni arbitrali alquanto discutibili e spesso in un solo senso (la Juventus è l’unica squadra a non aver avuto nemmeno una correzione VAR a proprio favore). Rimarranno iconiche anche altre immagini del post gara, con Allegri prima osannato dai suoi giocatori, poi abbracciato all’avversario Gasperini e infine seduto sui tabelloni pubblicitari mentre i suoi giocatori esultano sotto la curva con i propri tifosi.

Nel bene o nel male, Max mancherà un po’ a tutti, anche a quella fetta di supporters bianconeri che in questi giorni erano sicuri di perdere con un ampio scarto. Anzi se lo auguravano proprio pur di veder soffrire l’allenatore della loro squadra, al quale hanno addirittura augurato di tutto, dalla morte alle peggiori malattie. No, con il cambio di guida tecnica il disagio non tramonterà, troverà sempre nuove forme per esprimersi. A noi non resta che continuare a proporre un modello di cultura sportiva e di tifo sano. Ciascuno faccia la sua parte.