Avanti con Spalletti per sognare, ma attenzione ai fantasmi...
Pausa per le Nazionali che fa rima più che mai con "pausa di riflessione". Non tanto in casa Juventus che, gioco forza, è già stata costretta a cambiare guida tecnica e, di conseguenza, progetto tecnico ma cambierà molto nella Serie A che si ritroverà dopo la sosta. Atalanta nuova, sotto la guida di Palladino (che ha perso il ballottaggio per la panchina della Juventus) e Fiorentina nuova con Vanoli che troverà proprio la Juventus come primo ostacolo. Spalletti dovrà sfruttare al meglio il tempo a disposizione anche se mancheranno molti giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, eppure qualcosa si potrà costruire anche perché contro la Fiorentina, per dare una sterzata alla stagione, servirà una vittoria a tutti i costi, successo da replicare poi con il Cagliari in casa prima del ciclo di ferro che vedrà Napoli, Bologna e Roma sulla strada dei bianconeri.
Riuscire a raccogliere il massimo tra novembre e dicembre potrebbe rilanciare ampiamente le ambizioni della Juventus che in un campionato con scarsi valori deve provarle tutte per inseguire il sogno scudetto. Si, io ci credo e non ho paura di pronunciare questa parola. Ci credo perché la concorrenza non è agguerrita, resta l'Inter la squadra meglio strutturata ma Chivu, per quanto mi stia stupendo, non è detto che sappia gestire al meglio i momenti di massima pressione o, perlomeno, non è stato ancora testato nella sua carriera in questo senso. La Roma sta nettamente over performando considerato che ha un gravissimo problema lì in attacco che non credo possa essere risolto dall'eventuale arrivo di Zirkzee. Il Milan ha la garanzia Allegri, ma continua a scivolare contro le "medio-piccole" e il Napoli si sta preparando ad affrontare una vera e propria bufera.
Conte lo conosciamo tutti: riesce a fare un miracolo al primo anno, costruisce basi solidissime ma appena qualcosa non quadra scoppia, e con lui tutta la squadra. Abilissimo a costruire le vittorie ma distruttivo davanti alle sconfitte e la strada imboccata, quella di provocare uno spogliatoio non ossessionato dalla vittoria quanto lui, non è quella giusta. Leggere le parole dell'agente di Lobotka per capire. Non credo che Conte e il Napoli chiuderanno la stagione insieme e certamente non andranno avanti insieme il prossimo anno. Cosa c'entra questo con la Juventus? Mi auguro che non c'entri nulla, ma un Conte libero e ai titoli di coda con il Napoli con una Juventus che ha un allenatore a tempo alimenta il retro pensiero di un suo ritorno. Ritorno che non mi auspicherei, significherebbe aver fatto male quest'anno e abbracciare l'ennesimo ritorno che non è mai indice certo di vittoria. Io voglio credere in Spalletti e spero che ad aprile, con la Juve ai primissimi piani della Serie A, possa rinnovare anche per i prossimi anni in bianconero. Lascerei ad altri l'amaro cliché del mangiarsi le mani per scelte sbagliate....
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