Comolli promuove Tudor: i prossimi step della nuova Juve

Primo giorno di lavoro ieri alla Continassa per Damien Jacques Comolli, nuovo direttore generale della Juventus. L’ex Tolosa è giunto presso lo Juventus Training Center di buon mattino prendendo subito possesso del suo ufficio. Ad attenderlo, al netto del proprietario John Elkann, lo stato maggiore bianconero, da Giorgio Chiellini al presidente Gianluca Ferrero, passando per l’amministratore delegato Maurizio Scanavino. Ovviamente, l’incontro più atteso era quello con l’allenatore Igor Tudor, che ha condotto il terzo allenamento in vista del Mondiale per Club.
Apparso un po’ spaesato ultimamente, il tecnico croato nei giorni scorsi sarebbe stato rassicurato prima da John Elkann in persona e poi dallo stesso Comolli. A dispetto delle voci circolate negli ultimi giorni - l’ultima ha visto il ritorno di fiamma di Roberto Mancini - dal quartier generale della Vecchia Signora lasciano trasparire tranquillità e freddezza rispetto a ogni altro nome. A meno di clamorose novità, dunque, il tecnico croato è ben saldo sulla panchina di Madama e lo sarà anche dopo il Mondiale per Club che si giocherà negli USA.
Nei prossimi giorni la macchina organizzativa della Vecchia Signora si rimetterà in moto e step by step metterà insieme i cocci della precedente gestione per provare a ripartire al meglio. Ovviamente, dal tassello dell’allenatore dipenderà tanto, soprattutto a livello di tranquillità dell’ambiente. Tudor viaggia verso una conferma che lo metterà a dura prova: se nell’arco della stagione dimostrerà di poter portare la Juve in alto, avrà chance di essere confermato, altrimenti si tratterebbe di un alto anno di transizione.
Una decisione, però, bisogna prenderla, poiché non si può essere poche settimane dalla prossima preparazione estiva senza dare riferimenti alla squadra. Non c’è ovviamente molto tempo a disposizione, ma l’impressione è che Comolli, Chiellini e il nuovo staff in via di definizione vogliano mettere dei paletti per fare in modo che si inizi un nuovo progetto con meno traumi possibili. È anche per questo che, al netto dei prestiti in entrata e in uscita, non si faranno tantissime operazioni di mercato, ma solo interventi mirati. È chiaro che dopo la rivoluzione della passata stagione, che ha vinto la Juventus effettuare investimenti importantissimi, si vuole capire cosa sia salvabile e cosa no.
In attesa di capire chi sarà il direttore sportivo - a Massara, Salihamidzic e Diego Lopez si è aggiunto l’altro ex Ribalta - si lavora per potenziare l’area scounting e Matteo Tognozzi rimane il nome in cima alla lista. Quanto alla rosa, è ormai in dirittura d’arrivo il riscatto dal Milan di Pierre Kalulu, mentre a ruota dovrebbero arrivare i rinnovi di McKennie e Gatti. Non è previsto un prolungamento di contratto per Vlahovic, che rimane in uscita e al cui posto rimane in quota Jonathan David: altalena di indiscrezioni soprattutto in questa trattativa, con i bianconeri in lizza assieme al Napoli e altri club stranieri.
Di sicuro, come su queste pagine state leggendo da tempo, dall’alto è arrivato anche un diktat importante: la Juventus deve tornare ad avere un nucleo importante di calciatori italiani e in questo senso si lavorerà anche nelle prossime settimane. Ovviamente, tenendo conto del metodo di lavoro di Comolli, che parte dai giocatori funzionali al progetto che si vuole sviluppare.
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