Il nostro Mondiale deve essere battere la Fiorentina. E vediamo chi merita di essere da Juve..

Il nostro Mondiale deve essere battere la Fiorentina. E vediamo chi merita di essere da Juve..
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli

Per fortuna che torna il campionato. Con le incertezze che ci portiamo dietro, con la consapevolezza che ci vorrà del tempo per tornare a primeggiare, con la speranza di vedere qualcosa di nuovo e di positivo, ma con il cuore che torna a riempirsi di amore per la nostra squadra e perché no con la rabbia e la delusione se le cose non dovessero andare come speriamo. Ma almeno con un sentimento puro e non con la narrazione spesso nauseante e mielosa che accompagna le gesta della squadra della federazione. Si perché quella è la circostanza in cui alcuni addetti ai lavori, quelli che continuano a dirsi “ imparziali e senza squadra del cuore, posso stracciarsi le vesti se le cose vanno male o viceversa impazzire per una vittoria contro Moldova o Estonia.

Vogliamo uscire dall’ipocrisia? Non è che il calcio non coinvolge  più, non è che altri sport vanno per la maggiore, è semplicemente che, piaccia o no,  l’essenza di questo sport sono le squadre di club e non le nazionali, almeno non in Italia. Ecco perché capisco poco, anzi per nulla, queste indagini “ sociologiche” sul perché la nazionale non attiri più. E lo spiego anche meglio: non attira perché chi guida oggi il calcio ha perso credibilità, perché in pochissimi si identificano negli uomini che sono ai vertici, perché in questi ultimi anni sono stati gli stessi calciatori, eccezion fatta per gli juventini, a lasciare per un minimo fastidio i ritiri per tornare alla base e giocare puntualmente la domenica successiva. Forse anche perché chi racconta le poco onorevoli gesta della Nazionale non piace enfatizzando il nulla e sbagliando matematicamente ogni singola uscita o previsione. Dovrebbero farsi un esame di coscienza invece di sparare sentenze continuando a guardare il dito invece della luna. Per quanto ci riguarda invece la storia è molto semplice: avete affossato la Juve? Avete indicato nei bianconeri il male assoluto? Avete fatto in modo di affondarla? Ebbene questi sono i tristi risultati che avete portato a casa. Niente si dimentica, niente si scorda ma forse siamo noi a rinfacciarvi di aver tolto il gusto di seguire con simpatia la squadra che rappresenta la nostra nazione. E adesso sinceramente vi guardiamo dall’alto verso il basso lasciandovi al vostro destino.

Mondiali o no, personalmente quello che mi interessa è che Spalletti riesca a trovare la quadra in questi 40 giorni di fuoco che attendono la Juve, 40 giorni che sveleranno il volto della squadra e indirizzeranno la stagione. Adesso serve carattere, orgoglio e testa, oltre alle qualità sul campo. I giocatori devono sapere che per loro gli alibi sono finiti, e sarebbe bello in un prossimo futuro farglielo capire anche con un  rinnovo per l’allenatore. Ma non guardiamo troppo avanti: passo dopo passo senza previsioni e tabelle. E’ il momento di capire chi si può definire “ gente della Juve” e chi invece è destinato ad essere solo di passaggio. Tocca a voi.