La ricetta per tornare alla vittoria è la pazienza, Giuntoli continuerà a spingere verso i futuri successi usando la sostenibilità

La ricetta per tornare alla vittoria è la pazienza, Giuntoli continuerà a spingere verso i futuri successi usando la sostenibilitàTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 21 febbraio 2024, 15:20Editoriale
di Vincenzo Marangio

La missione della Juventus non è cambiata: risollevarsi dalle ceneri delle passate, tribolate, stagioni e rimettersi a correre verso l'obiettivo che resta sempre imprescindibilmente quello della vittoria. Rimettersi in carreggiata, soprattutto quando sei un'auto di grande cilindrata, non è mai immediato ci vuole un radicato lavoro dalle basi per sistemare tutte quelle imperfezioni che nascono spesso proprio dai grandi cicli vincenti. 

L'arrivo di Giuntoli è stato il primo passo importante per ristabilire il regolare ordine delle cose in casa bianconera, un grido silenzioso e forte come a dire: "adesso si torna a pianificare", ma la programmazione che nasce dal riassetto societario ha bisogno dei giusti tempi e dell'apporto di tutte le parti in causa: dirigenti, giocatori, allenatore e tifosi. Si, perché l'apporto del pubblico che sta riempiendo l'Allianz non è un segnale da poco non è un apporto da poco. La chiusura con il passato è avvenuta dopo il patteggiamento con una nuova pianificazione che passerà attraverso diverse fasi, la prima è quella annunciata e molto ben spiegata dal nuovo Football Director della Juventus, Cristiano Giuntoli, quando ha parlato a chiare lettere di sostenibilità e competitività, senza dimenticare il "noi" che deve prendere il posto dell' "io". Sostenibilità e competitività significa che l'obiettivo resta la vittoria, ma il percorso per raggiungerla è più lungo, magari più tortuoso ma che, con il "noi" al posto dell' "io" può arrivare anche prima del previsto.

La Juventus si trova davanti ad un primo, oggettivo, momento di difficoltà lo dicono i risultati (2 punti nelle ultime 4), lo dicono le avversarie contro cui si è steccato che, Inter a parte, sono Empoli, Udinese e Verona non esattamente prime della classe, lo dice una certa ed evidente flessione fisica che però può e deve essere considerata anche fisiologica. Ma la Juventus è all'inizio del suo percorso di restyling e le cadute faranno parte di quel bagaglio di esperienza utile a capire quali sono le falle più importanti a cui mettere mano. Giuntoli ha lasciato Napoli con l'intento di riprendersi da Napoli quello che a fatica ha costruito lì ed è subentrato in una realtà, quella juventina, sicuramente in fase di ricostruzione ma con basi ben più solide e rispettose dei ruoli rispetto alla sua vecchia casa

La fretta può essere l'unica nemica di un percorso di crescita che deve seguire il suo corso naturale, la fretta di arrivare, la fretta di competere con chi è oggettivamente più forte e avanti nel processo di crescita e la fretta di tornare a investire nuovamente. Ci vuole, ci vorrà, pazienza da parte di tutti con la consapevolezza che al disordine creato dalle vicissitudini delle scorse stagioni, tra cambiamenti e attacchi mediatici e politici, si sta mettendo mano con le giuste competenze. Quelle che stavano mancando e che sono determinanti per i successi di "domani". 

Ma il "domani" potrebbe essere già "oggi" magari quella Coppa Italia da conquistare mentre si difende un posto in Champions per aggiungere nuovi tasselli utili a velocizzare il cammino che ha intrapreso la Juventus tra sostenibilità e competitività una nuova strada per un vecchio obiettivo: vincere.