Riparte la spending review Juve dopo l’all-in per Motta

Riparte la spending review Juve dopo l’all-in per MottaTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
Il prolungamento strategico con Milik fa ripartire la macchina dei risparmi in casa Juventus, in attesa di capire come finirà la stagione

Il prolungamento di contratto della Juventus con Arek Milik che quest’anno non ha mai visto il campo ed è fermo sostanzialmente da 10 mesi, va letto in una sola ottica: spending review. Il centravanti polacco era in scadenza a giugno 2026 con un ingaggio di 3,5 milioni di euro e un peso a bilancio di oltre 7 milioni. Prolungandogli il contratto fino al 30 giugno 2027, i bianconeri hanno spalmato lo stipendio su due stagioni e per giunta dimezzato il peso a bilancio in torno ai 3,6 milioni di euro.

Ovviamente si tratta di una cifra piccola, ma da qui ai prossimi mesi bisognerà rastrellare qualsiasi cosa, con o senza qualificazione alla prossima Champions League. Ovviamente, qualificarsi alla prossima coppa dalle grandi orecchie garantirebbe sul prossimo esercizio introiti importanti, alla peggio 80 milioni di euro. In caso contrario, garantirebbe la proprietà con un aumento di capitale più sostanzioso dei 15 milioni già stanziati per l’esonero di Thiago Motta.

E il tecnico italo-brasiliano rientra anche in questo discorso che riguarda la rosa, poiché quando ha accettato di avviare il nuovo progetto con Cristiano Giuntoli, ha chiesto espressamente al dirigente di fare di tutto e spendere il più possibile per provare a vincere subito o comunque per giocarsela con le primissime della classe. E questo purtroppo non è avvenuto, perché la Juve non è mai stata in lotta per il titolo nonostante gli investimenti importanti e che hanno portato anche ad anticipare budget per le successive sessioni.

Basti pensare che a gennaio dell’anno precedente erano arrivati solo Alcaraz e Djalo, mentre nella sessione invernale del 2025 investimenti sono stati ingenti quanto discutibili, soprattutto se si pensa ai circa 15 milioni spesi per Alberto Costa e i 21 almeno per Kelly. Elementi che probabilmente andranno via in prestito in estate, mentre altri prestiti secchi con ingaggi comunque assai onerosi, rientreranno ai rispettivi club. Operazioni che la Juventus dovrà evitare come la peste prossimamente, poiché questo piano ha portato a rivoluzionare la rosa attuale con 16 innesti e 19 cessioni, ma in estate bisognerà nuovamente intervenire pesantemente.

Ingaggi come quello di Vlahovic non sono sostenibili, anche se non sarà facile piazzare il serbo, la cui stella è ai minimi storici. Altri elementi, vedasi alla voce Cambiaso, per esempio, dovrebbero invece ricevere offerte importanti tali da non poter resistere, vista la necessità di proseguire sulla via della sostenibilità. Non sono di certo i miglioramenti degli ultimi tempi a dare sicurezza ai conti del club e la speranza dei tifosi è che non arrivino offerte monstre per Yildiz, che al momento non dà segnali di “cedimento”, ma ha un entourage e uno sponsor tecnico che potrebbero spingerlo a cambiare.

Insomma, sarà spending review e i risparmi potrebbero riguardare un po’ tutti gli aspetti societari. Lo stesso Giuntoli, che ha un contratto lungo e oneroso, non è del tutto al riparo. E la scelta dell’allenatore sarà fatta anche tenendo conto del portafogli. Se non sarà un altro anno zero, sarà qualcosa che vi somiglierà molto.