Testa bassa e pedalare. Tutto quello che non riguarda il campo, oggi deve passare in secondo piano

Testa bassa e pedalare. Tutto quello che non riguarda il campo, oggi deve passare in secondo piano TUTTOmercatoWEB.com
martedì 18 gennaio 2022, 00:21Editoriale
di Alessandro Santarelli

Il bene della Juventus davanti a tutto. Ci sono momenti in cui orgoglio, rabbia,verità e l’interesse personale devono essere messi in un cassetto. Il teatrino di sabato, anticipato dalle ultime dichiarazioni di Maurizio Arrivabene spesso indirizzate a Dybala, non è stato edificante. Ognuno ha la propria ragione: da una parte la società che oggi non può sostenere un rinnovo alle cifre magari promesse soltanto qualche mese fa, dall’altra il giocatore che si è sentito oggetto di frecciate reiterate. Adesso però basta, basta dichiarazioni, basta mancate esultanze. La stagione sta entrando nel vivo, tra mille fatiche la Juventus ha risalto la china arrivando ad un solo punto dalla zona Champions( al netto della partita che l’Atalanta deve recuperare) e non ci sembra proprio il caso di andare ad intaccare quel fragile equilibrio che Massimiliano Allegri sta cercando di ottenere.

La consapevolezza che sia finito un ciclo lo abbiamo tutti, e le parole dell’allenatore nelle ultime conferenze stampa, lo hanno semplicemente confermato. La fase di ricostruzione è già cominciata, ma passerà inevitabilmente dalle scelte che saranno fatte nel prossimo mercato, dove sbagliare sarà pressochè vietato.

Ma prima c’è da completare la missione della stagione attuale. Un quarto posto da raggiungere, una Coppa Italia da provare a vincere e lo scoglio ottavi di finale da superare. In un momento difficile come quello attuale, dovuto all’infortunio di Chiesa, ogni singolo giocatore, ogni singola energia diventa fondamentale. Perché sprecarle in inutili polemiche?

Piaccia o no, la Juventus negli ultimi mesi ha raddrizzato la barca, al netto di un gioco che latita, e di partite vinte, come quella di Roma, in maniera rocambolesca. I numeri parlano chiaro, da novembre ad oggi le vittorie sono state 6 e 2 i pareggi. Anche a Milano, la capolista Inter ha faticato per venire a capo della partita e solo la disgraziata uscita di Alex Sandro ha evitato la lotteria dei rigori. E’ del tutto evidente che ci piacerebbe vedere una squadra diversa, ma oggi le soluzioni alternative sono ben poche. Testa bassa e pedalare, senza ulteriori distrazioni. I rinnovi sono stati congelati sino a aprile. Dybala, Cuadrado, Bernardeschi De Sciglio e Perin se ne facciano una ragione, e chi pensa soltanto al proprio interesse alzi la mano: andremo avanti senza di loro…