Mestre a RBN: "Da 14enne coniugare studio e calcio è difficile ma necessario, non sempre i sogni si avverano"

Ospite oggi di “Cose di Calcio” su Radio Bianconera, per lo speciale format che fa il punto su alcuni dei ragazzi che hanno vissuto l'adolescenza alla Juventus ed hanno frequentato lo Juventus College dell'allora direttrice Marta Serrano nei suoi primi anni, c'è Francesco Mestre, che bianconero dal luglio 2011 al febbraio 2015: “Coniugare lo studio con quello che malgrado l'età in cui lo si compie è già un lavoro è complicato – racconta – Nella mia ultima stagione a Torino ho fatto metà anno in Primavera e poi mi sono spostato all'Empoli, per cui persi un anno e per rimettermi in pari ho dovuto seguire un recupero, ma alla fine sono riuscito a prendere il diploma in tempo ad Empoli. Ho fatto l'ultimo anno di Primavera in Toscana e poi sono andato alla Maceratese in C, e lì è finito tutto, quando la società fallì dopo un campionato di livello altissimo.
Per uno che da quando aveva 14 anni ha investito tanto, se non tutto, in un sogno, venire riproiettato nella normalità a pensare a cosa fare da grande, se non ti sei creato una strada B e ti sei concentrato sulla A come è successo a me, non è facile”. E la sua esperienza a Torino fu proprio un sogno: “Ero alla Juve nell'anno in cui c'è stata l'inaugurazione dello stadio, l'ultimo anno di Del Piero...da tifoso milanista dico che è stata un'esperienza meravigliosa”.
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