"I Più & e I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ventottesimo appuntamento

"I Più & e I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ventottesimo appuntamentoTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 19 maggio 2023, 21:00I più e i meno della settimana
di Simone Gioia

Si chiude nel peggiore dei modi l’avventura europea della Juventus, che crolla nei tempi supplementari e cede il passo al Siviglia. Che mercoledì prossimo, alla Puskas Arena di Budapest, si giocherà la vittoria dell’Europa League contro la Roma dello Special One José Mourinho. Nell’appuntamento di numero 28 con "I Più e I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera, i protagonisti di oggi sono: Wojciech Szczęsny, Dusan Vlahovic, Angel Di Maria e Massimiliano Allegri.

I Più

Dusan illude la Vecchia Signora

Per oltre un’ora la gara l’ha dovuta vivere soltanto dalla panchina, a causa di una scelta incomprensibile di Massimiliano Allegri di fare a meno di lui. Ma poi, una volta dentro il rettangolo verde del Ramón Sánchez-Pizjuán, Vlahovic ha impiegato 58 secondi per battere Bounou e portare, momentaneamente, in vantaggio la Juventus. Il gol è servito a ben poco, perché da quell’istante lì la Vecchia Signora ha smesso di fatto di giocarsela a viso aperto, rintanandosi – come da mantra allegriano – nella propria area di rigore. E la fine è nota tutti. Ma la rete del centravanti serbo di ieri è la miglior risposta a chi ha dimostrato di credere poco o nulla in lui in questa stagione: Vlahovic è vivo e lo ha dimostrato. Ed è un messaggio chiaro anche in vista del futuro.

Szczęsny come Buffon

No, non è un’eresia. In tante stagioni in bianconero, vissute prima come secondo e poi come primo portiere, il polacco non era mai riuscito a toccare vette così importanti. Lo ha fatto ieri sera, salvando più e più volte la Juventus dal tracollo, portandola fino ai tempi supplementari. Per qualcuno, ci sono responsabilità di Szczęsny in occasione del gol del pareggio di Suso. Ma ciò che ha fatto ieri sera nell’arco dei 120’ resta qualcosa di straordinario, con parate fantascientifiche e riflessi da portiere dei giorni migliori. Diventato, ormai, a tutti gli effetti una colonna della Vecchia Signora, la prestazione fornita dal portiere polacco di ieri è stata degna di quelle che per tanti Gigi Buffon ha regalato al mondo bianconero. Quello stesso Buffon che con grande merito Szczęsny si è trovato a sostituire dall’estate del 2018. Chapeau, Wojciech!

I Meno

Di Maria, un’annata deludente che deve far riflettere

È stata la nota più triste e deludente della calda notte di Siviglia. Arrivato alla Juventus per far crescere il club da un punto di vista europeo e di leadership, nella serata più importante della stagione diventa l’emblema del fallimento dei bianconeri di questa stagione. Il giocatore che più di tutti ha tradito le attese, con una condizione fisica imbarazzante e a tratti preoccupante. Doveva essere l’uomo in più della Juve pensata da Allegri in estate: è stato l’uomo in meno ieri sera e, in generale, non ha incarnato praticamente mai il ruolo di attore protagonista quest’anno. Con un contratto in scadenza fra poco più di un mese, e con un futuro non ancora definito, qualche riflessione prima di giungere ad affrettate decisioni andrebbe fatta. Con o senza Champions, con o senza Coppe: ha senso tenere Angel Di Maria anche la prossima stagione?

L’Allegri bis? Che sciagura

Con la sconfitta di ieri sera si chiude il cerchio di un biennio fallimentare targato Massimiliano Allegri. Due anni, zero tituli, un gioco mai espresso e tanti calciatori in rosa involuti. Certo, il lavoro di concerto con la Next Gen non può non essere menzionato, considerati i tanti giocatori che hanno esordito e che fanno parte, oggi, della rosa bianconera. Ma è davvero troppo poco, palesemente insufficiente, per poter confermare Allegri in vista del prossimo anno, Al di là di quel che i tribunali decideranno sul conto bianconero. Fortunatamente, per la Juve, sta arrivando Cristiano Giuntoli. Che dovrà fare ordine in mezzo al caos. E poi, assieme alla società dovrà scegliere una guida tecnica nuova, moderna e con fame di vittorie. Che sia Tudor o Palladino poco importa, bisogna chiudere rapidamente pagina con questa sciagurata scelta dell'Allegri bis e aprirne una nuova: per il bene di tutti.