"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ventiseiesimo appuntamento

"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ventiseiesimo appuntamento
giovedì 4 maggio 2023, 21:00I più e i meno della settimana
di Simone Gioia

Dopo un mese privo di successi, la Juventus torna a vincere contro il Lecce blindando, almeno momentaneamente, il terzo posto. Oggi, nell'appuntamento numero 26 con "I Più e I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera, i protagonisti sono Dusan Vlahovic, Leandro Paredes, Angel Di Maria a Federico Chiesa.

I Più

Bentornato, Dusan!

773 minuti dopo torna al gol. E lo fa con un gol capolavoro. Dusan Vlahovic è ufficialmente tornato, rompendo un lunghissimo e incomprensibile digiuno, che iniziava a preoccupare tutti all'interno del mondo bianconero. La rete di ieri pomeriggio segnata contro il Lecce è di pregevole fattura, una rete alla Vlahovic. Ed è un gol importante soprattutto sotto due punti di vista: in primis perché restituisce quella serenità che al centravanti serbo mancava da un po' di mesi a questa parte, e poi perché riconsegna a Massimiliano Allegri l'attaccante che tutti conoscevamo. In un rush finale così importante come quello che si appresta a giocare la Juventus, tra qualificazione in Champions ed Europa League, la notizia del ritrovato gol di Vlahovic è una boccata d'ossigeno. Per tutti.

Paredes, il gol che non ti aspetti

Otto mesi, tanto la Juventus ha dovuto attendere prima di vedere da parte di Leandro Paredes una prestazione "degna" dei colori bianconeri che indossa. In una stagione che definirla complicata e deludente è dire poco, contro il Lecce il centrocampista argentino non va soltanto a segno (con una gran punizione, nonostante la complicità di Falcone) ma sforna anche una prestazione di alto livello, rendendosi protagonista di un paio di verticalizzazioni che mai si erano viste prima di ieri (date anche le caratteristiche, diametralmente opposte, di Manuel Locatelli). Il suo futuro è ormai compromesso e al termine dell'anno calcistico in corso con tutta probabilità saluterà la Continassa e farà ritorno a Parigi. Ma in un mese di stagione in cui la Vecchia Signora è in corsa per qualificarsi alla prossima Champions League e lotta per vincere l'Europa League, Allegri ha bisogno di tutta la rosa a disposizione. E sì, anche di Leandro Paredes.

I Meno

Di Maria svogliato: che succede

Prima il forfait dell'ultimo minuto contro il Bologna, poi la deludente e "svogliata" gara di ieri contro il Lecce, oltre alla brutta prestazione di San Siro contro l'Inter di mercoledì scorso: il mese di aprile di Angel Di Maria è stato negativo come del resto lo è stato per tutta la Juventus. Ma al di là della gara non esaltante contro i giallorossi, ciò che preoccupa è l'atteggiamento, se consideriamo anche il fatto che contro il Lecce i bianconeri erano chiamati a dare risposte importanti. Di Maria stecca almeno la terza gara di fila, e ai più maliziosi qualche dubbio inizia a sorgere, soprattutto se nella testa del Fideo al termine di questa stagione potrebbe non esserci più la Vecchia Signora. Ma fortunatamente domenica prossima si torna a giocare, e Di Maria ha quindi subito l'occasione per poter mettere a tacere tutti. Magari con una delle sue prodezze. Chissà.

Chiesa non c'è: altra prestazione negativa

Va bene il post infortunio e va bene anche la condizione non ottimale, ma il Federico Chiesa del 2023 è davvero poca roba. Tolto il gol a Friburgo e qualche sprazzo di giocata qua e là, la stagione dell'esterno bianconero è davvero preoccupante. Che sia sulla fascia o che sia in attacco, Chiesa non riesce a esprimersi come vorrebbe. È ormai palese. Ed è stato lampante nel corso del secondo tempo, quando si è intestardito provando a far tutto da solo anziché servendo un solissimo Kostic: un errore sciagurato e non da Chiesa, che denota la scarsa lucidità del momento del giocatore. La speranza è che questa stagione vada in fretta in archivio, in attesa che il numero 7 bianconero torni ai suoi (altissimi) livelli: quelli della stagione 2020-2021 con Andrea Pirlo in panchina tanto per capirci.