"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: dodicesimo appuntamento

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giovedì 26 gennaio 2023, 21:00I più e i meno della settimana
di Simone Gioia

Prosegue la rubrica "I Più & i Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera, con il quarto appuntamento del 2023, il dodicesimo della stagione. I protagonisti di oggi sono Massimiliano Allegri, Danilo, la penalizzazione in classifica e la difesa.

I Più

Max, l'uomo giusto al momento giusto

Era quello che doveva andar via ad inizio stagione, quello che rischiava più di tutti di non mangiarsi il panettone. E finita che sono andati via (incredibilmente) altri: da Agnelli a Nedved, passando per Cherubini, ma lui no. Massimiliano Allegri è saldamente l'allenatore della Juventus, a maggior ragione dopo aver ricevuto l'investitura da John Elkann, che lo considera "il punto di riferimento dell'area sportiva". Almeno in questa fase. Nonostante i rumors e le indiscrezioni di mercato riguardo un possibile prolungamento di contratto a fine stagione e, con lo spettro di Antonio Conte sempre lì, all'angolo, è chiaro che Massimiliano Allegri si giocherà la riconferma alla Juventus per la prossima stagione in base ai risultati e a quello che sarà capace di tirar fuori dai giocatori. Considerando già andati Champions League e Scudetto, e con una qualificazione in Champions sempre più difficile da conquistare a causa della penalizzazione, Allegri ha l'obbligo di provare a vincere almeno la Coppa Italia e giocarsi l'Europa League. Ma al netto di tutto e tutti, una cosa va detta: si sta rivelando la persona giusta al momento.

Capitan Danilo: oggi e sempe

Capitano ieri, capitano oggi e capitano domani: il legame tra il difensore brasiliano e la Juventus non fa più notizia ormai. Danilo, nel giro di pochissimo tempo, è entrato nel cuore dei tifosi e si è conquistato la leadership della squadra (almeno al pari di Bonucci, capitano a tutti gli effetti). Complice, appunto, le numerose assenze del difensore italiano, Danilo è di fatto quasi sempre il capitano che scende in campo. E, vederlo esultare contro l'Atalanta per un gol a dir poco fondamentale, con la fascia di capitano al braccio, beh fa un certo effetto. Non è da escludere che quindi, a partire dalla prossima stagione, possa diventare a tutti gli effetti Il Capitano.

I Meno

Un -15 che fa rabbia

Senza addentrarci, ora, nelle questione giudiziarie, di certo la non si può non considerare che questa pesantissima penalizzazione (che non ha, peraltro, precedenti) inflitta alla Juventus pesa, e non poco, sul campionato e sul prosieguo. Sia ai fini della classifica generale finale e sia per la Juventus stessa. Che di colpo si è ritrovata a metà classifica, dopo aver conquistato sul campo comunque 38 punti: gli stessi del Milan, attualmente al secondo posto. Fa bene, infatti, Allegri in conferenza stampa a sottolineare che i punti fatti da questa squadra equivalgono a 40 (considerando anche i due che mancano per l'errore tecnico del Var in Juventus-Salernitana). Anche per tenere alto il morale della rosa in vista della seconda parte di stagione. È vero che conquistare l'Europa non sarà una passeggiata (ammesso che le cose restino così, con un processo sulla manovra stipendi ancora tutto da svolgersi), ma è altrettanto vero che è obbligo di questa squadra dare il massimo fino all'ultima giornata, per non avere rimpianti qualora la penalizzazione dovesse essere tolta dalla Juventus. E' tutto possibile, naturalmente, ma per ora bisogna avere soltanto pazienza. Anzi, come dice sempre Allegri: ci vuole "halma".

Il bunker è crollato

Per ben due mesi è stata la fortezza della Juventus: nessuno, prima del Napoli, era riuscito a buttare giù il bunker difensivo della Juventus, con otto clean sheet consecutivi. Ma poi, dalla goleada rimediata allo stadio Maradona in poi, le cose sono pericolosamente cambiate: nove gol subiti in tre partite, in poco più di una settimana. Numeri che fanno, ovviamente, preoccupare in casa Juventus. Se fino a dieci giorni fa la difesa era il punto di riferimento della squadra, misteriosamente rischia ora di diventare l'anello debole. Eppure schema e giocatori sono sempre gli stessi, ma è cambiata la portata degli avversari: perché in due delle ultime tre sfide la Juventus ha affrontato due dei migliori attacchi della nostra Serie A (Napoli, appunto, e Atalanta). Toccherà, come sempre, a Massimiliano Allegri registrare una difesa che tutto ad un tratto ha iniziato a fare acqua. Perché è proprio dalla difesa che la Juve è sempre ripartita nei momenti difficili. E dovrà farlo anche questa volta.