"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ventesimo appuntamento

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giovedì 23 marzo 2023, 21:00I più e i meno della settimana
di Simone Gioia

Adrien Rabiot, Nicolò Fagioli, la cultura del sospetto e Leonardo Bonucci: sono loro i protagonisti di oggi, del ventesimo appuntamento con "I Più e I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera.

I Più

Cavallo pazzo, Adrien

Ha impiegato tanto, troppo, tempo per venir fuori definitivamente. Dopo una stagione deludente e due da alti bassi, con il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera, Adrien Rabiot è letteralmente esploso: l'anno scorso è stato tra i giocatori più utilizzati dal tecnico toscano; quest'anno, invece, sta vivendo la sua miglior stagione, con 7 reti e prestazioni di altissimo livello. Tant'è che aumenta, di giorno dopo giorno, chi all'interno della tifoseria bianconera ne chiede la sua permanenza. Il contratto del centrocampista francese è in scadenza, e le possibilità che il rinnovo vada in porto restano alte ma non altissime. Lo stesso Rabiot, pubblicamente ha dichiarato di voler giocare la Champions il prossimo anno. Quindi tutto dipenderà da come si piazzerà la Vecchia Signora quest'anno in Campionato e da quel che farà in Europa League. Di sicuro, una cosa è certa: per i prezzi che circolano nel Mondo, lasciarsi scappare un Rabiot così è da folli.

Fagioli, ormai è un veterano

Ha dovuto faticare e non poco, prima di conquistarsi il suo posto all'interno della Juventus. Partito in sordina, con tante panchine, Nicolò Fagioli ha iniziato la sua scalata da Lecce: è partito tutto da lì, dal gol che ha deciso il match e dalla titolarità che Allegri, complice una situazione infermeria al collasso, gli ha concesso. Fagioli non ha deluso, anzi: ben presto è diventato il punto di riferimento del centrocampo della Juve. E oggi, le presenze in Serie A ammontano a quota 18, con 3 gare consecutive giocate dal 1' fino al 90'. Il suo procuratore D'Amico negli scorsi giorni ha parlato della volontà di Nicolò di diventare una bandiera per questa squadra e per questi colori. Di sicuro, è diventato un veterano. E quindi sì, può fare la storia della Juventus.

I Meno

La solita "cultura" del sospetto

La Juve vince? "Ruba". Infinite volte, quasi come fosse un ritornello, questo verbo è stato abusato e associato ai colori bianconeri. E' successo per l'ennesima volta domenica scorsa, quando più di 4 minuti di check al Var non sono bastati al varista Mazzoleni per annullare il gol. Eppure, il tribunale del popolo aveva già sentenziato lo stesso: "Ci sono le immagini, come fa a convalidare questo gol"? la critica vuota e retorica del popolino. Che però, troppe volte ha preso il sopravvento in questo Paese. E soltanto la settimana scorsa, anche se il tema era la consegna della carta Covisoc da parte della Figc, era stato lo stesso Presidente Federale Gravina a parlare di "cultura del sospetto". Quella stessa cultura che aleggia sempre quando di mezzo c'è la Juventus. A San Siro, gol di Kostic a parte, i bianconeri hanno giocato meglio, sono stati più incisivi: ai punti, avrebbero comunque meritato. E se chi ha perso colleziona la nona sconfitta in ventisette giornate (che equivale ad un terzo di campionato), qualche domanda dovrebbe porsela. Ma siamo in Italia, dove il tribunale del popolo trionfa troppe volte sulla verità.

Bonucci, ennesimo stop

Era finalmente tornato contro la Sampdoria. Ma poi, l'ennesimo stop, lo ha costretto a lasciare il campo alla fine del primo tempo. Out contro il Friburgo, regolarmente in panchina contro l'Inter e convocato da Roberto Mancini per le qualificazioni a Euro 2024 con la Nazionale, ecco che Bonny ha ceduto di nuovo: non solo rischia gli impegni contro Inghilterra e Malta, ma dovrebbe star fuori per ulteriori 2 settimane. Proprio quando il rush finale si avvicina, la notizia che arriva non è positiva per Massimiliano Allegri. E anche se Bonucci quest'anno, di fatto, non è mai stato un titolare (vuoi per infortuni, vuoi per scelte tecniche), la presenza del capitano bianconero in questi momenti avrebbe fatto comodo. La speranza è di riaverlo, comunque, a metà aprile, quando la Juventus si giocherà una bella fetta di stagione.