Nella Juve gli attaccanti non segnano più. Cari tifosi chiedete insieme le dimissioni di Gravina, è un vostro diritto.

Nella Juve gli attaccanti non segnano più. Cari tifosi chiedete insieme le dimissioni di Gravina, è un vostro diritto. TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 17 aprile 2023, 13:00Il tackle di Andrea Bosco
di Andrea Bosco

La botta è pesante. La Juventus che perde contro il Sassuolo conferma di essere una squadra che in trasferta non sa vincere. E questo in chiave Sporting deve preoccupare. Così come deve preoccupare l'astinenza dal gol dei suoi attaccanti. Tutti: da Vlahovic a Milik, da Di Maria a Chiesa
a Kostic. Se per una gara non segna Rabiot, unico centrocampista ad aver prodotto “fatturato", per la Juve si fa grigia. Gli ultimi gol sono arrivati da Cuadrado e da Kean. Oltre che da Gatti e Danilo o Bremer. Gente che fa un altro mestiere. Perin ancora prodigioso ha evitato che la sconfitta risultasse ancora più pesante. Non siamo abituati a vedere la Juventus in queste condizioni. Il “corto muso" ha mascherato molti problemi. Nessuno dimentica cosa abbia fatto la giustizia sportiva (si fa per dire, di “giusto" la giustizia sportiva non ha nulla). Ma questa Juventus fa disperare. Il gioco fa disperare. I giocatori fanno disperare. Ha pianto Fagioli il cui errore ha causato il gol fatale. Nessuno si azzardi ad infierire sul giovanotto. Si sbaglia. Altrimenti Allegri dovrebbe essere lapidato, per come insiste, senza ragione, ad impiegare uno come Paredes: uno schiaffo al senso del gioco. Pogba ha solo 10 minuti nelle gambe? Consideri Allegri che la stagione sta finendo: i suoi preparatori (che non sembrano francamente dei fenomeni) lavorino per portare il francese almeno al 50% del potenziale. Pogba serve: come il pane. In ogni caso: Juve, un poco più di cuore. In campo ci andate voi.

Niente altro da dire, in attesa delle decisioni del Collegio di Garanzia del Coni che potrebbero ridare alle Juve, 15 punti in classifica: quelli conquistati sul campo. Stasera, intanto sentiremo cosa ci racconterà "Report" su Rai 3 a proposito di Calciopoli. Luciano Moggi ha dato a Ranucci la chiavetta con tutte le intercettazioni, mai fatte sentire da Beatrice Narducci al Processo di Napoli.
Fecero sentire solo le 25 che riguardavano la Juventus, sulle 15.000 ordinate dal graduato dei carabinieri amico di Baldini, (allora dirigente della Roma), da tempo sparito nella savana sudafricana. Moggi ha rivelato di aver inviato la chiavetta (quella data ad Andrea Agnelli) anche
a Gabriele Gravina, che non si è "degnato" di una risposta. Ma le anticipazioni di "Report" sul tema, sono una "bomba": Cellino, (Galliani si era dimesso, essendo finito nel tritacarne di Calciopoli anche il Milan) , ha rivelato che lui (e i suoi sodali in Lega) bruciarono un mare di faldoni in un bidone. Visto che quei faldoni contenevano le prove che almeno 7 società (Cellino dixit) avevano presentato fidejussioni false, taroccato i bilanci, commesso irregolarità di ogni tipo.


La guardia di finanza trovò “cenere". I reati dei quali si sono macchiati Cellino e i suoi amici risultano (immagino) prescritti. E visto che difficilmente Gravina farà un "plisset", eviti almeno il ministro Abodi di indossare i panni di Don Abbondio. Nel caso, chieda una commissione
d'inchiesta. E' un ministro, potrebbe farlo. Anzi: avrebbe il dovere di farlo. Vedremo i “giornaloni": la patata si annuncia "bollente". Se il falò ci fu, è improbabile che la cosa non sia stata annusata, all'epoca, da Guido Rossi. Per non parlare del procuratore federale dell'epoca: Palazzi il suo nome. Quello della relazione a tempo scaduto che avrebbe potuto incriminare l'Inter.


Quello che si "dimenticò" di aprire il pc di Tavaroli. Cercate su wikipedia Tavaroli: saprete che mestiere faceva e per conto di chi. Ascolteremo e sentiremo. Se Cellino ha detto la verità, quanto sostiene sia accaduto risulta lurido. Moggi è stato radiato. E Moggi da anni grida all'ingiustizia. Strana vicenda Caliopoli: Juve in serie B con penalizzazione, ma dal tribunale competente la notifica che "nessuna gara del campionato era stata alterata". Vedremo cosa farà (nel caso) la Juventus. Al Consiglio di Stato pende l'ennesimo dei suoi ricorsi. Mi permetto un consiglio al collega Ranucci: chieda all'ex presidente Cobolli Gigli che fine abbia fatto la relazione dell'avvocato Dupont che consigliava la Juventus (da quanto ne so io) di andare al tribunale di Strasburgo. Chieda se ancora esiste o se sia stata distrutta. Ranucci potrebbe ottenere una risposta. A me (e sono anni che chiedo) Cobolli Gigli non l'ha mai data. In ogni caso sarebbe ora si muovessero i tifosi. Chiedendo le dimissioni di Gravina.

La Figc ha una sua mail. I giornali, le radio e le televisioni hanno le mail. Un tifoso, dieci, cento tifosi sono destinati ad essere cestinat. Ma mille, diecimila, centomila che intasino i sistemi di posta elettronica non possono essere ignorati. Se come il sottoscritto, volete le dimissioni di Gravina, fatevi avanti. Chiedere che Gravina se ne vada non è un reato. Ma se pensate che Gravina stia facendo bene il suo mestiere. Se pensate stia facendo il bene del calcio italiano allora restate in silenzio. Non sarò io a criticarvi. Decidete voi se volete essere dei Don Abbondio o dei
Fra Cristoforo. La differenza è notevole.