Spalletti è bravo ma non è un mago. Prisma? Finirà all' "italiana". Contro la Lazio servono Kean e...Pogba

Spalletti è bravo ma non è un mago. Prisma? Finirà all' "italiana". Contro la Lazio servono Kean e...PogbaTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 11 settembre 2023, 12:50Il tackle di Andrea Bosco
di Andrea Bosco

Sapete cosa è successo a Roberto Mancini, neo CT dell'Arabia Saudita, che ha esordito con la sua nazionale a Newcastle (dove tutto non è più inglese ma arabo), perdendo sonoramente dalla Costa Rica? Gli è stato vietato (dal ministro dello sport saudita) di tenere a fine gara una conferenza stampa. I soldi che Roberto Mancini è andato a percepire sono tanti. Ma è andato a prenderli in un paese dove i divieti sono pari ai numeri della guida telefonica. Dove se commetti un reato puoi anche lasciarci la pelle (196 esecuzioni dall'inizio dell'anno in Arabia Saudita) e dove i diritti umani non sono salvaguardati. E dove anche se perdi una partita ti esonerano dal fornire spiegazioni ai media.

Sapete, immagino, dove si giocherà, tra qualche mese, la Supercoppa italiana, vero? Spero che nessuno mi accuserà di islamofobia. Ma se un regime fa a fette un giornalista scomodo e getta i resti del malcapitato in pasto ai cani, allora non va bene.

Ha dato spiegazioni, invece, Luciano Spalletti, dopo il pareggio imposto dalla Macedonia del Nord all'Italia, sul suo campo di patate. Prova modesta dell'Italia. Spalletti non è un mago, ma solo un bravo tecnico che si è ritrovato tra le mani (a proposito di patate) qualcosa di bollente. Benché io detesti Gabriele Gravina per la gestione della sua Federazione, spero che contro l'Ucraina, i nostri prodi si facciano valere. Evitando di buttare nel cesso (dopo due mancate qualificazioni al mondiale) anche quella all'Europeo. Spalletti ha avuto sfiga per l'infortunio occorso a Chiesa, ma la mancata convocazione di alcuni elementi è farina del suo sacco. Eviterei di crocifiggere Donnarumma: l'errore ci può stare. In bocca al lupo a Spalletti.

Juventus? Processo Prisma spostato dalla Cassazione a Roma. Non significa che la Juventus possa evitare di passare dei guai. Significa che la Procura di Torino era incompetente ad indagare. Tradotto: non poteva intercettare, non poteva perquisire, non poteva divulgare pezzi di intercettazione. Ergo, senza tutta questa serie di porcate, la Procura Federale non avrebbe potuto acquisire quel materiale probatorio, non avrebbe potuto sanzionare la Juventus, non avrebbe potuto penalizzarla, non avrebbe potuto sbatterla a calci in culo fuori dalla zona Champions causando il conosciuto danno economico. Ma non è detto che dalla Champions la Juventus non sarebbe stata egualmente da Ceferin esiliata per una stagione. Se non ci fosse stata la sentenza di Chinè, una gabola Ceferin l'avrebbe trovata. Ha spiegato Evelina nostra che oggi la dirigenza della Juventus è con Ceferin "pappa e ciccia". Ovviamente dopo aver baciato la sua pantofola e probabilmente aver sottoscritto (con carta privata?) la rinuncia alla Superlega.

Tornando al Prisma: se la Juventus dovesse sfangarla chiederà i danni? Potrebbe, visto che quando ha patteggiato non ha ammesso alcuna colpa. E a chi li chiederebbe? A Santoriello and company? A Chinè? A Gravina? Per favore: nessuno sogni. Cosa temo? Una conclusione all'italiana. Due anni (minimo) per un nuovo processo a Roma. Eventuali ricorsi. Tradotto: tre gradi di giudizio. A spanne, una decina di anni. Con la solita mannaia sul capo: la prescrizione. Palazzi, chi era costui? Uno che ci mise cinque anni, in avvenuta prescrizione, per fare un fasullo, inutile beau geste. Pensare che sarebbe bastato aprire un pc. O far sbobinare qualche intercettazione "baffuta". Dite che sono un pessimista? Beh, ho una considerevole passione per gli scritti di Montanelli e Prezzolini. Ma soprattutto per il "Diario notturno" di Ennio Flaiano: "Essere pessimisti circa le cose del mondo e la vita in generale è un pleonasmo. Vale a dire una anticipazione di quanto accadrà".

È ancora presto per Juventus – Lazio. Ed è ancora presto per sapere se Chiesa e Pogba potranno recuperare dagli infortuni. Sarà una partita delicata, che auspico non ci consegni una rete (magari decisiva) da parte di Rovella. Saprà Allegri mettere nei garretti dei suoi uomini quel "fuoco" che dopo Udine sembra essersi affievolito? Sperèm, dicono a Milano. Davanti, Inter e Milan stanno volando: un pari sarebbe un problema. Una sconfitta sarebbe una jattura. Cosa auspico? Di vedere in campo Kean che si sta allenando con la bava alla bocca. Poi, se la Dea dovesse fare la grazia di ridare la salute a Pogba… Ma purtroppo non risulta che Eupalla sia anche un dottore.

Mi congedo offrendovi un modesto consiglio (alternativo ad altre attività delle quali magari vi dilettate): la lettura di un libro. Uno zibaldone scritto dalla penna finissima di Dino Buzzati che sapeva coniugare erotismo, poesia e umorismo. Si intitola: "Siamo spiacenti di". Alcuni aforismi e alcuni paradossi sono gustosi. Uno assolutamente delizioso.