Allegri-Rabiot nessun rimpianto: Tudor batti il Milan per la svolta della Juve

La sfida tra Juve e Milan storicamente ha un sapore particolare, questa volta resa ancora più gustosa dalla presenza di Allegri e Rabiot tra i rossoneri. Tudor deve cercare una vittoria a tutti i costi per interrompere la serie di pareggi e rispondere a chi parla di rimpianti.
Ci sono partire diverse dalle altre, con un peso specifico fuori dalla norma, per la storia dei due club e non solo: allo Stadium andrà in scena quella tra la Juve di Tudor e il Milan di Allegri e Rabiot. Due ex particolari, connotati addirittura come rimpianti bianconeri da una parte della critica e dei media. Suggestione giornalistica, con massimo livello di attrazione. Quindi crescono le vendite dei giornali, gli ascolti radio-tv e gli accessi sui siti. Ci può stare. L'addio di Max nella sua seconda esperienza alla Continassa è stato tormentato. Avvenuto però sotto la gestione Giuntoli, con il quale il tecnico livornese non ha mai avuto il feeling giusto per coesistere in un club così importante, tanto più se in fase di ricostruzione. Una parte della tifoseria odia sportivamente Allegri, “condannato” per eccesso di difensivismo. C'è però anche chi lo ama perché non dimentica il ruolo da parafulmine assunto durante la questione giudiziaria legata alle plusvalenze e soprattutto per i 5 scudetti consecutivi conquistati nell'era precedente. Domenica non mancheranno gli applausi per lui. Rabiot è andato via la scorsa estate dopo cinque anni di militanza bianconera, vano il tentativo della Juve di rinnovargli il contratto. Decisiva la madre-agente per le solite questioni economiche. Durante l'ultimo mercato, qualcuno aveva ipotizzato un ritorno di fiamma, ma alla fine Adrien ha scelto di nuovo Allegri, il suo mentore, il tecnico con cui ha dato il meglio. Nella Juve, naturalmente.
Il passato però resta tale, bisogna guardare al presente e al futuro. La Vecchia Signora ha voltato pagina e dopo il fallimento Motta si è affidata a Tudor. Igor conosce bene il mondo bianconero. Nelle nove giornate della passata stagione, l'allenatore croato ha ottenuto la qualificazione in Champions, ricostruendo un gruppo, uscito a pezzi dalla gestione precedente. Ora però serve uno scatto importante per quanto riguarda il campo, quindi i risultati. La squadra viene da quattro pareggi consecutivi tra Italia ed Europa. Bisogna tornare alla vittoria a tutti i costi, per non perdere ulteriori metri dalla vetta e ritrovare la consapevolezza delle prime due giornate. Il Milan gode di ottima salute, proprio per questo batterla sarebbe vitamina preziosa per la svolta. I tifosi temono un'altra stagione di sofferenza, senza titoli e con il rischio di fallire la qualificazione alla prossima Champions League. Sarebbe un disastro sportivo, ma soprattutto economico. La società ha ridotto drasticamente la perdita di bilancio e punta al pareggio per l'anno contabile 2026/2027. Quindi domenica ci sono mille motivi per battere il Milan. Senza se e senza ma. E nessun rimpianto per Allegri e Rabiot.
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