Così la Juve rischia di andare all'Inferno: Tudor serve un cambio drastico

La Juve a Villarreal colleziona il quarto pareggio consecutivo, considerando campionato e Champions League. Ci sono alcune costanti in queste X, rispetto alle quali serve un cambiamento netto, altrimenti sarà una stagione di sofferenza, con il rischio flop concreto. Se dovessimo circoscrivere la trasferta spagnola al solo risultato, daremmo un giudizio positivo sulla truppa di Tudor. In fondo giocava contro una squadra in grande forma, affrontata peraltro all'Estadio de la Ceramica, fortino da cui è difficile uscire senza danni. I bianconeri li hanno limitati, sfiorando addirittura il blitz. Dobbiamo però fare delle considerazioni ad ampio raggio, soprattutto perché la Juve commette sistematicamente gli stessi errori. Problemi strutturali, mentali e fisici. Quindi bisogna cambiare registro nel minor tempo possibile. E questo compito spetta all'allenatore, fermo restando il contributo dei giocatori. Innanzitutto Igor deve essere deciso e realista sulle scelte. Koopmeiners purtroppo non è presentabile in queste condizioni. Ormai ha avuto tante possibilità e in ruoli diversi: niente da fare, l'olandese non riesce a connettersi con il pianeta Juve. Quindi panchina fino a data da destinarsi. La fase difensiva continua a palesare tante criticità, ormai chiunque riesce a violare la porta di Di Gregorio e Perin. Sono 11 le reti incassate nelle ultime 5 gare. Forse è il caso di cambiare qualcosa. Se il centrocampo a due non ce la fa a proteggere il reparto arretrato, va fatta qualche modifica in termini di assetto tattico. La difesa a tre e una mediana a quattro non sarebbero reati calcistici, tentar non nuoce.
Ma il problema della Juve è anche l'attacco. La produzione offensiva è la peggiore tra tutte le big, ma anche rispetto a squadre di medio e basso livello. Qualche volta si potrebbe provare il doppio centravanti, magari con un trequartista dietro. E soprattutto, ad ottobre Tudor dovrebbe fissare le gerarchie della titolarità nel reparto avanzato. David e Openda sono da Juve? Zhegrova è in grado di partire dall'inizio? Yildiz è affaticato? A proposito, la condizione fisica generale è un altro elemento di preoccupazione. Comunque sia, pensare di salvare la barca sempre attraverso i cambi è utopistico, certifica sistematici errori riguardo alla formazione di partenza. Ormai pare chiara la mancanza di un vero e proprio piano gara. La confusione regna sovrana in campo, quindi nella testa dell'allenatore. Che va controcorrente e quando si presenta davanti alle telecamere, continua a vedere il bicchiere mezzo pieno. La Juve ormai non viene più declinata al verbo vincere. Igor forse dimentica la squadra che allena, di cui è stato giocatore per tanti anni, quando arrivare secondi era un fallimento. Altri tempi, calciatori diversi, per carità. Ma con queste premesse, è concreto il rischio di abituarsi alla normalità, tipica di altre realtà, sperando non si trasformi in mediocrità. La stagione è ancora lunga, quindi nessuna sentenza definitiva. Ma Tudor deve immediatamente cambiare rotta. Altrimenti c'è il rischio di finire sulla strada dell'Inferno. In Italia e in Europa. A proposito, domenica allo Stadium arriva il Milan di Allegri, mentre il prossimo impegno di Champions League è fissato per il 22 ottobre, sempre in Spagna, questa volta però in casa del Real Madrid.
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