Bonsignore (CdS) a RBN: “Definire Vlahovic un problema è esagerato, dopo una stagione come la sua un momento di appannamento ci può stare”

Bonsignore (CdS) a RBN: “Definire Vlahovic un problema è esagerato, dopo una stagione come la sua un momento di appannamento ci può stare”TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 3 maggio 2022, 23:25Podcast
di Alessio Tufano

Nel corso di “Fuori di Juve” su Radio BiancoNera è intervenuto oggi il giornalista del Corriere dello Sport Filippo Bonsignore che ha parlato del momento di Dusan Vlahovic, apparso un po' appannato nelle sue ultime uscite, raccontando anche il simpatico siparietto svoltosi oggi con protagonisti il serbo e Massimiliano Allegri: “Oggi a fine allenamento Allegri si è soffermato a fare una lunga chiacchierata con Vlahovic, sfidandolo poi ad una gara di tiri dal limite dell'area, una sorta di supplemento all'allenamento nel quale nessuno dei due voleva perdere. Venendo al momento attuale dell'attaccante è chiaro che dopo la partenza esplosiva con quattro gol in rapida successione nelle prime partite adesso la sua carica si sia un pochino affievolita, ma d'altro canto è una cosa fisiologica, era impensabile che potesse andare a cento all'ora fino alla fine della stagione. Definire Vlahovic un problema è esagerato, sta vivendo un fisiologico calo fisico dovuto all'utilizzo prolungato, non dobbiamo poi dimenticare che le pressioni che porta con sé la maglia della Juventus sono pesanti, un periodo storto ci sta, ma stiamo sempre parlando di un ragazzo di 22 anni che ha già segnato 50 gol in Serie A”. Bonsignore viene poi interpellato sul mercato della Juventus, partendo dal centrocampo e dai quattro nomi maggiormente in voga al momento, Jorginho, Milinkovic-Savic, Pogba e de Jong:

“É chiaro che la Juve debba intervenire in quella zona del campo e probabilmente se ne avesse le disponibilità economiche prenderebbe anche due fra i quattro nominati. Io non so come la società abbia intenzione di muoversi, di certo si cercherà un regista puro e tra i quattro nominati penso che quello che più difficilmente si muoverà sia Frenkie de Jong”. Venendo poi al dopo Dybala, con Raspadori in pole, seguito da Di Maria e Zaniolo: “Raspadori mi sembra quello più probabile al momento, ma non sottovaluterei Di Maria, molto dipende da come vorrà giocare Allegri, in un 4-3-3 puro Di Maria direbbe ancora la sua. Andrebbe un po' contro le nuove linee guida che prevedono l'ingaggio di calciatori giovani, ma parliamo di un fuoriclasse che potrebbe portare in rosa oltre al suo talento tanta esperienza utile a far crescere il gruppo”. Un gruppo giovane appunto, nel quale ha appena esordito Miretti e che ha in Rovella e Fagioli due possibili innesti futuri: “Tra Rovella e Fagioli penso che il primo abbia più possibilità di rimanere vista anche l'esperienza già fatta in Serie A con il Genoa, Fagioli viene comunque da una stagione straordinaria a Cremona e non escludo che Allegri voglia comunque valutarlo prima di decidere se farlo partire di nuovo o meno. Riguardo a Miretti, credo e gli auguro che abbia un futuro importante davanti a sé, mi sembra un ragazzo ben centrato verso l'obiettivo di diventare un calciatore di grande livello ed esordire in questo modo in prima squadra a 18 anni non è da tutti”. Infine un commento sulla stagione della Juventus: “Credo che al dilà di quello che si dice in pubblico, in casa Juve si stiano mangiando le mani, perchè visto il ritmo che hanno tenuto davanti, i bianconeri avrebbero potuto giocarsela fino alla fine. Il quarto posto è davvero il minimo sindacale per una squadra come la Juventus, la Coppa Italia potrebbe comunque aggiustare un po' il bilancio perchè un trofeo è pur sempre un trofeo e poi permetterebbe di chiudere la stagione con almeno un trofeo per l'undicesimo anno di fila”.

L'intervento integrale nel podcast