Leonetti a RBN: "Speriamo che Spalletti inverta il trend. Conte? Non è venuto perché..."
Franco Leonetti è intervenuto a Fuori di Juve, trasmissione di Radio Bianconera, che è tornato sul derby col Torino: "Rimaniamo a sperare purtroppo. La diagnosi è la fotografia di Spalletti fatta dopo il derby. Ha detto che è mancata qualità, fantasia, io dico anche velocità. Non c'è molto da aggiungere. Per ora il mercato, a parte Zhegrova, ha dato esiti negativi. C'è un letargo inspiegabile che Spalletti spero possa cancellare al più presto di David, Openda e altri".
E ha aggiunto: "E' una squadra che ha poca personalità, zero leadership, davanti fatica a costruire occasioni. Nel derby domina nel primo tempo, ma ha creato solo un'occasione da gol. Sono cose che pesano alla fine. E' giusto sperare in Spalletti, che adotterà degli accorgimenti tattici diversi, ma la personalità, se non ce l'hai, l'allenatore non te la può dare. E lo abbiamo visto anche con gli altri tecnici. Se non hai il piede fine, l'allenatore può darti una mano in alcuniaspetti, ma senza leadership e carattere. Speriamo che Spalletti inverta il trend perché siamo a novembre e la Juve deve già inseguire in campionato, oltre che in Champions".
Mentre sul possibile cambio di modulo ha detto: "Passerà al 4-3-3? Difesa a 4 è scontata, altrimenti può fare anche un 4-2-3-1 o il 4-3-2-1. I numeri contano relativamente, secondo me, ma ciò che importa è riuscire a dare una scossa a certi giocatori che ci sono poco o per niente. Joao Mario non credo sia un brocco, ma serve dare un assetto che possa facilitare alcuni interpreti. E sono sicuro che Spalletti lavori su questo e riuscirà nell'intento. In tre partite Spalletti ha fatto una disamina che la società doveva fare la scorsa estate e anche quella prima, invece ha speso un mucchio di soldi e i risultati non si vedono. E ripeto: non ho mai vista una società come la Juve avere a libro paga tre allenatori. Vuol dire programmazione sbagliata, erorri clamorosi. Bisogna ripartire da queste cose per creare una Juve vincente".
Mentre su Antonio Conte e le voci di un ritorno in estate ha ammesso: "Da questa estate dico che sarà l'ultimo di Conte a Napoli. Nutro seri dubbi che finisca la stagione, dopo le parole dure di Bologna ancor di più. Il problema si pone in un'unica direzione: se Spalletti fallisse la qualificazione Champions, verrà confermato o no? Il no della vicenda è questo. Una società con le idee chiare deve già saperlo. Dipende da che progetto la Juve può programmare. Conte non è venuto alla Juve perché la società non gli ha proposto un progetto allettante. Io mi auguro che il progetto Comolli sia vincente, ma non voglio pensare se questo fallisse in estate. Andremo incontro a un altro ribaltone?".
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