Una Juve sempre più Comollicentrica

Una Juve sempre più ComollicentricaTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
L'ex presidente del Tolosa sarà il nuovo amministratore delegato della Juventus: Chiellini verso un ruolo "alla Nedved", si cerca il ds

Mancano ormai poche ore, poi si conoscerà il nuovo assetto della società Juventus. Alcune novità sono però note già da tempo e quella più importante è che Damien Comolli, ex presidente del Tolosa, acquisirà il titolo di Amministratore Delegato. Del resto fino a oggi ha ricoperto il ruolo di direttore generale ma con deleghe molto ampie, anche per le trattative con i calciatori e con gli sponsor. Insomma, l’attuale ad Maurizio Scanavino è stato letteralmente ridimensionato dall’arrivo del francese. Ed è normale chiedersi quale sarà il suo futuro dopo il Cda di oggi.

A meno di clamorose sorprese, sarà rinnovato l’incarico scaduto al 30 giugno scorso per il presidente Gianluca Ferrero. Scaduto lo stesso giorno quello di Scanavino (paga la gestione Giuntoli), che nei mesi scorsi aveva lasciato Gedi, potrebbe restare in Juventus occupandosi solo della parte amministrativa, con il club che tornerebbe sostanzialmente al doppio ad, ma non è escluso che venga ricollocato da John Elkann all’interno di un’altra azienda della galassia Agnelli.

Chi aumenterà il suo raggio d’azione è sicuramente Giorgio Chiellini, attualmente Football of Director Strategy, destinato ad entrare nel Consiglio d’amministrazione come consigliere. La parabola dovrebbe essere quella vissuta a suo tempo da Pavel Nedved, con un percorso che lo ha portato a divenire vicepresidente con deleghe importanti nell’area sport. Ovviamente, la speranza è che l’avventura di Chiellini non abbia lo stesso epilogo della “furia ceca” costretto a lasciare assieme a tutto il cda nel 2022.

Possibile l’ingresso in Cda di qualche altro nuovo consigliere, mentre l’area sport dovrà essere completata al più presto con un direttore sportivo. Francois Modesto rimarrà direttore tecnico a stretto contatto con la squadra e Igor Tudor, anche se la sua figura fin qui è stata molto “silenziosa”. Quanto al diesse, chiusasi definitivamente l’ipotesi Tognozzi (presentato di recente), rimangono in lizza Marco Ottolini, che dovrebbe prima liberarsi dal Genoa, e Rui Braz, in uscita dal Benfica. Da non escludere sorprese, in pieno stile Comolli.

A prescindere da tutto il resto, comunque, al centro del villaggio ci sarà sempre più il dirigente francese, che qualche buontempone sostiene sia stato scelto “per corrispondenza” o su un “catalogo”. I fatti ad oggi dicono che da quando è sbarcato a Torino, Comolli ha sbagliato poco o nulla, ha ridato credibilità al club nelle trattative di mercato, nella comunicazione e ristabilendo all’interno quelle regole e quel rispetto che sono la base per la ricostruzione di una Juve vincente.