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Kenan ormai è un top, ma la Juve non deve essere Yildizdipendente

Kenan ormai è un top, ma la Juve non deve essere Yildizdipendente  TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 20:10Podcast
di Quintiliano Giampietro
Yildiz è il leader della Juve: Spalletti lo ha incoronato definitivamente, ora però serve anche un gioco di squadra per non essere legati solo al turco

Con la doppietta contro il Cagliari, Yildiz ha regalato il successo alla Juve. Il turco sta confermando di essere un valore aggiunto per la squadra, ma guai a dipendere solo da lui.

Ora è ufficiale, si fa per dire: c'è una Juve con e una senza Yildiz. Spalletti sin dal giorno della presentazione aveva fatto capire che la sua truppa sarebbe ruotata attorno al gioiellino turco. Dopo un breve appannamento, Kenan è di nuovo fondamentale. Anzi, decisivo, indispensabile. L'incontro con Platini alla Continassa evidentemente lo ha caricato. Scherzi a parte, a Bodo da subentrante, ha ribaltato il match, partecipando a tutti e tre i gol. Contro il Cagliari è andato oltre, realizzando direttamente una doppietta, grazie alla quale, sempre in rimonta, è arrivata la seconda vittoria consecutiva della Signora. Non usuale di questi tempi. Ormai Yildiz ha tutti i connotati del leader, tecnico e si sapeva, ma anche emotivo. Con lui in campo la musica cambia. Quando tira in porta, le campane fanno din don, per dirla alla Spalletti.

I numeri sono fortemente indicativi, rispetto al peso di Yildiz nella Juve. Intanto è il capocannoniere della squadra in campionato, con quattro gol, ma soprattutto con i cinque stagionali (Champions compresa) e altrettanti assist, incide per più di un terzo al bottino di 27 totalizzati da tutta la truppa. Se non è dipendenza questa. Spalletti ha in mano un metallo prezioso e questa è una cosa estremamente positiva. Attenzione però, guai a sperare solo in questo ventenne, servono comunque un impianto di gioco ed eventuali piani B. Nel frattempo, l'allenatore toscano lo ha incoronato definitivamente nel post Cagliari: “Kenan è più forte di quello che gli dico io”. L'assenza di Vlahovic potrebbe indurre Spalletti a schierarlo falso 9, se David e Openda non daranno risposte. Sulla collocazione di Yildiz, il tecnico della Juve ha detto che parte da sinistra, ma ha facoltà di agire dove meglio crede. Del resto è un numero 10, qualità superiore alla media, quindi massima libertà di azione, magari stando più al centro per battere a rete. Platini docet.