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Oppini a RBN: “Se Allegri andrà via, Conte e non Thiago Motta. Agnelli non mollare”

Oppini a RBN: “Se Allegri andrà via, Conte e non Thiago Motta. Agnelli non mollare”   TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 22 marzo 2024, 10:15Podcast
di Quintiliano Giampietro

Senza i giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, la Juve lavora in vista della sfida del 30 marzo contro la Lazio a Roma. Bianconeri chiamati a cambiare marcia rispetto alla serie negativa di risultati. Malgrado le parole di conferma da parte di Scanavino, resta incerto il futuro di Allegri. Thiago Motta pare in pole position in caso di divorzio, molti tifosi sognano il ritorno di Conte. Sul fronte del mercato Koopmeiners obiettivo principale. Intanto Andrea Agnelli fa ricorso al Tar anche per la squalifica legata alla manovra stipendi. A proposito di ricorso, lo stesso Tribunale Amministrativo Regionale ha riscontrato un “difetto di giurisdizione" in quello di Giraudo. Continua a tenere banco lo spionaggio subito dal club, emerso dalla maxi inchiesta di Perugia. Tanti i temi contenuti nell'intervento in ESCLUSIVA a Fuori di Juve di Francesco Oppini, opinionista di fede bianconera.

Sulla serie negativa di risultati, la pensa in questo modo Oppini: “Beata sosta. Meglio rimettere in piedi la situazione e sistemare i cocci perché da febbraio in poi la Juve è diventata come un vaso rotto, mai riaggiustato. Tanti prevedevano questo. Allegri aveva detto di fare molta attenzione quando si parlava di scudetto, spegnendo gli ardori di molti, sottolineando come la squadra non fosse poi preparata ad un momento negativo. E' stato un susseguirsi di situazioni incastrate male da Empoli in poi, la squadra si è smarrita nella testa e nelle gambe. Da primi a +1 , ci si è ritrovati terzi a -17 dall'Inter. Futuro di Allegri? News non escono e questo e sotto un certo punto di vista mi conforta perché storicamente in società non ci sono mai stati spifferi su allenatori, giocatori. Quando succedeva qualcosa, significava che fosse tutto fatto. Questo mi fa capire che l'ambiente vuole ricompattarsi e chiude dentro le mura della Continassa tutte le vicissitudini. Io non sono pro o contro Allegri, tifo Juve. Trovo troppo facile però il pretesto legato a Max quando le cose cominciano ad andare male”.

Nel podcast l'intervento integrale