Ceravolo a RBN: "Diamo tempo a Tudor e alla Juve, i bianconeri sono comunque a -1 dalla vetta"

Il direttore sportivo Franco Ceravolo, ospite oggi di "Cose di Calcio" su Radio Bianconera, ha commentato la sfida pareggiata sabato dalla Juventus contro l'Atalanta: “Il pareggio è arrivato in una situazione difficile, per come si era messa la partita pensavo potesse finire peggio, ho letto di un po' di malumori da parte della tifoseria, ma non dobbiamo dimenticare che l'Atalanta è un'ottima squadra, che sta facendo bene nonostante debba fare i conti con assenze importanti come quelle di Lookman ed Ederson. Penso sia presto per giudicare le vere potenzialità della Juventus, ne potremo riparlare tra qualche mese, personalmente continuo a ritenerla un'ottima squadra ma non traggo ancora giudizi definitivi sull'operato di Tudor. L'allenatore è molto importante in una squadra e non sono d'accordo con chi pensa che non incida, è vero che certi giocatori possono fare la differenza in qualsiasi momento con la giocata giusta, ma l'allenatore è quello che gestisce la squadra in settimana e la mette in campo la domenica, oltre a dare il carattere ad un gruppo e in questo avvio la Juventus ha mostrato un grandissimo carattere. Oggi in Serie A in testa ci sono tre tra i migliori allenatori in Europa, poi non dimentichiamo l'Inter che è un po' indietro ma come organico è al livello del Napoli, la squadra da battere. Quello che ho già detto per la Juve vale però anche per tutte le altre, aspettiamo qualche mese per capire quali squadre mantengono le attuali premesse.
Ceravolo torna quindi sulle critiche rivolte ai bianconeri: "Mi sembrano un po' affrettate, la Juventus ha solo un punto in meno rispetto alle prime, Tudor deve trovare la quadra giusta con tanti giocatori nuovi da inserire, ma non mi sembra preoccupato. L'anno scorso ha dimostrato di meritare la Juventus e ad oggi si sta confermando un buonissimo allenatore. È chiaro che tutti i tifosi vorrebbero vederla fiorire subito, ma i fiori hanno bisogno di essere annaffiati con costanza per poter sbocciare, so che quando si parla di Juventus certi concetti non sono di facile accettazione, ma la verità è che ci vuole pazienza".
Ascolta l'intervento nel podcast allegato.
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