Conte-Juve, è già tutto deciso. Il resto è solo fumo negli occhi

Oggi Roma è stata teatro di un summit silenzioso ma pesantissimo: nella residenza di Aurelio De Laurentiis si sono riuniti l’AD Maurizio Chiavelli e il DS Giovanni Manna. Tre ore di colloquio riservato, sotto traccia, mentre fuori impazzavano le voci: Conte va, Conte resta, Conte aspetta.

Ma davvero dobbiamo credere che una società come la Juventus o un club navigato come il Napoli decidano il proprio destino sportivo nel giro di un caffè e tre chiacchiere? Dai. Qui le opzioni sono solo due: o tutto è già scritto da tempo — e questo non è che un teatrino utile a tenere buoni stampa, tifosi e magari a gestire qualche dettaglio — oppure è stato tutto un bluff da parte di Conte e della Juve.

Sì, perché Conte potrebbe aver usato l’eco bianconera per strappare più potere a Napoli: mercato, staff, voce in capitolo. E la Juventus, a sua volta, potrebbe aver lasciato filtrare l’interesse per Conte solo per coprire le reali manovre, magari su un profilo a sorpresa, uno su cui lavorare in santa pace. La verità? Elkann, De Laurentiis, Conte, Allegri… sono tutti uomini navigati, con agende fitte e progetti già imbastiti da mesi. Il calcio di alto livello  non è un’asta improvvisata: è strategia pura. Il mercato lo dimostra. I grandi colpi non si chiudono a giugno, si preparano a febbraio. E così anche le panchine.

Il resto — voci, interviste, summit trapelati, finti tentennamenti — è solo contorno. È show business. È il grande circo del pallone che recita la sua parte, mentre dietro le quinte chi conta davvero ha già deciso tutto.