Da Spalletti un sereno grido di aiuto
Luciano Spalletti è parso al solito sereno alla vigilia di Napoli-Juventus, nonostante abbia rimarcato l’importanza della gara, soprattutto per la Vecchia Signora, prima che per sé stesso. In palio ci sono tre punti, ma anche il prestigio di un big match che oppone due piazze storicamente nemiche. Per giunta, negli ultimi anni i rapporti di forza si sono capovolti, con i partenopei a vincere 2 scudetti negli ultimi 3 anni, mentre i piemontesi sono a secco di tricolori da un bel po’.
Spalletti è stato scelto a tal proposito in un momento delicato della storia bianconera e come ha sottolineato in prima persona nella conferenza stampa della vigilia, servirà tanta pazienza ancora. Normale che sia ancora fresco il ricordo del suo Napoli spettacolare, ribattezzato “La grande bellezza”. Un vero e proprio modello calcistico, come ce ne sono stati tanti altri nella storia del calcio, sempre unici e difficilmente imitabili.
Quanto manca a questa Juventus per raggiungere quella “bellezza”? Nessuno lo sa, dipenderà dai calciatori. Luciano ha lanciato una bomba atomica nei confronti di alcune narrazioni degli ultimi anni, anche quelle sul suo Napoli spettacolare. Per vincere ed essere belli servono i calciatori forti. Prima affianca ai giocatori “anche”, ma poi si corregge e sottolinea “solo e soprattutto i calciatori”. Senza di quelli, hai voglia a provare a fare lo spettacolo… Spalletti sa benissimo cosa sta allenando e di cosa ha bisogno. La dirigenza è avvisata, per tornare grandi serve portare a Torino giocatori più forti di quelli attuali.
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