ESCLUSIVA BN - Miss Italia Francesca Bergesio: “Sono affezionata a Tek e sogno il ritorno di Del Piero. Nel cuore c’è Conte”

ESCLUSIVA BN - Miss Italia Francesca Bergesio: “Sono affezionata a Tek e sogno il ritorno di Del Piero. Nel cuore c’è Conte”
mercoledì 15 maggio 2024, 10:00Primo piano
di Nicole Tosi
È giovane, bellissima, ambiziosa e anche juventina, la nuova Miss Italia 2023 Francesca Bergesio, intervistata dalla redazione di BianconeraNews

Juventina e piemontese della provincia di Cuneo, la neo Miss Italia Francesca Bergesio si è diplomata lo scorso anno al liceo classico europeo di Torino, città in cui si è trasferita per gli studi, vivendo per cinque anni in un convitto. Ha conquistato le finali di Miss Italia con il titolo di Miss Piemonte, regione che vanta ben cinque titoli nazionali, tra cui quello di un’altra tifosa juventina, Cristina Chiabotto, eletta nel 2004. Come accadde a quest’ultima, anche Francesca Bergesio è stata ospite d’onore all’Allianz Stadium lo scorso anno, in occasione della partita contro l'Inter disputata il 26 novembre.

Un ritorno, quello allo Stadium, che immagino sia stato emozionante per te, data anche l’importanza della partita. Quanto hai vissuto l’Allianz Stadium in questi anni?

Da piccola andavo spesso allo stadio con mamma e papà, da cui ho ereditato la passione per la Juventus. È un luogo che mi affascina sempre molto. Vorrei avere più tempo per andarci, oggi con gli impegni è più difficile.

Quindi la tua passione per la Juve nasce in famiglia.

Esatto, da papà (Giorgio Bergesio, senatore della Lega, ndr). Lui non si perde una partita, anche quando è in auto ascolta sempre la radiocronaca. Ho ereditato da lui l’amore per questi colori. Il tifo comune rappresenta anche un modo per passare del tempo insieme e rinsaldare il rapporto, creando un momento tutto nostro quando guardiamo le partite. Lui è molto orgoglioso che le figlie, io e mia sorella Virginia, abbiano seguito questa sua passione calcistica.

A proposito di partite: cosa pensi di questa stagione della Juventus, iniziata con il vento in poppa nel girone di andata per poi declinare nel ritorno?

Non mi sarei aspettata questo girone di ritorno. Il motto della Juve è il “fino alla fine”, che significa rialzarsi dubito e non mollare nelle difficoltà, credendoci sempre. La squadra purtroppo non ha dimostrato di averlo assimilato.

C’è un giocatore che ti ha colpito in positivo quest’anno? E uno a cui non rinunceresti per il futuro?

Cambiaso è quello che mi ha colpito di più, fornisce tantissimi assist e crea gioco, aiutando molto la squadra. Quello che mi stuzzica di più in ottica futura è Yildiz: ha tanto potenziale e ha davanti a sé una carriera stupenda. Aspetterei però a dargli la maglia numero 10, è ancora molto giovane. Anche il ritorno di Fagioli sarà un fattore importante. Se però ti devo menzionare il giocatore di questa Juve a cui sono più affezionata, ti dico Szczesny, che per me è un vero capitano. Ci ha salvato in diverse occasioni ed è sempre impeccabile e puntuale nelle interviste.

Si sta costruendo una Juve giovane e si discute sul prossimo allenatore, ragionando sul potere decisionale di Giuntoli. Sei fiduciosa per il futuro?

Credo che Giuntoli abbia in mente un grande progetto, è un dirigente in gamba. A livello di guida tecnica, umanamente mi dispiace per come si sta concludendo la seconda esperienza di Allegri sulla panchina della Juve. È stato un allenatore molto bravo e le colpe della situazione attuale non sono tutte sue, pur avendo lui grandi responsabilità. Per il futuro, mi affascina Motta ma nel cuore c’è Conte, che penso possa dare maggiori garanzie.

Parlando di futuro: sogni un grande ritorno in dirigenza, che magari riporti un po’ di juventinità?

Il sogno nel cassetto è il ritorno di Del Piero, per me lui rappresenta la Juve. È anche una persona molto pacata che penso sarebbe adatta a ricoprire un ruolo in dirigenza.

Stasera si gioca la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, una squadra che arriva in grande fiducia e forma fisica. Che partita ti aspetti?

Domenica, dopo Juve-Salernitana, ho guardato con mio papà Atalanta-Roma e ammetto che i bergamaschi mi hanno impressionato. Sono sicuramente una squadra da temere, ma mi aspetto anche in campo una Juve con un’altra mentalità e concentrazione rispetto a quella vista negli ultimi mesi di campionato.

Prima di salutarti, visto che sei reduce dall’esperienza all’Isola dei Famosi, ti chiedo se e come questa esperienza ti abbia cambiata, al di là dello spiacevole infortunio alla tibia che ti ha costretta al ritiro.

È stata un’esperienza breve ma intensa, anche inaspettata. All’inizio è stato strano non avere collegamenti con il mondo esterno, ritrovarsi senza cellulare e senza notizie. Poi mi sono accorta che quella è stata la cosa più bella, che mi ha permesso di conoscere a livello umano le persone e di osservare i paesaggi, creando fotografie nella mente. Ne ho ricavato tante sensazioni nuove e un arricchimento a livello personale.

Con l’augurio di una rapida guarigione, ringraziamo Francesca per la disponibilità.