Fagioli, prossime tappe e possibile epilogo del caso scommesse

Fagioli, prossime tappe e possibile epilogo del caso scommesseTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 16 ottobre 2023, 10:10Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Il caso Fagioli legato alle scommesse potrebbe chiudersi a breve sul fronte sportivo. Il giocatore va verso il patteggiamento con riduzione della pena

Nel corso di questa settimana Fagioli potrebbe essere interrogato per l'ultima vola dalla Procura Federale, in relazione alla vicenda scommesse. Poi scatterà la squalifica. Con l'autodenuncia il giocatore ha certificato la sua collaborazione, in sintonia con la Juve che lo sta supportando sotto ogni aspetto. Il giovane centrocampista va verso il patteggiamento per vedersi diminuita la pena. In caso di violazione dell'art. 24 del Codice di Giustizia Sportiva (scommesse su gare di Figc, Uefa e Fifa), gli anni previsti sono 3. Se l'accordo avvenisse prima del deferimento, lo sconto sarebbe del 50%. Nel caso in cui invece si patteggiasse in una fase successiva (comunque precedente la prima udienza), la riduzione sarebbe di un terzo. In realtà esiste anche una terza opzione. Se Nicolò fornisse agli inquirenti informazioni utili per tutta l'inchiesta, la sanzione sarebbe ulteriormente ridotta. L'ex Cremonese, in sostanza, dovrebbe fungere da testimone.

Riguardo alla Juve, il regolamento parla chiaro: la società rischia solo in caso di omessa denuncia. Pericolo scongiurato. Tre giorni fa, attraverso una nota ufficiale, il club ha precisato di “aver immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura della Figc”, non appena è venuto a conoscenza dei fatti. Cosa confermata anche da Giuntoli che ha aggiunto: “Non dobbiamo solo punire, ma anche rieducare il sistema”. La stessa Federcalcio comunque pare voglia dare un segnale forte ed escludere dal prossimo Europeo Fagioli e tutti gli altri giocatori che eventualmente verranno squalificati per le scommesse. Intanto, Marco Giordano, da poco agente di Fagioli, ha confessato: “Nicolò è affetto da ludopatia, problema nato quando non era assistito da noi. L’abbiamo preso in estate, ma abbiamo comunque deciso di non lasciarlo solo”.