Juve, ritorno di fiamma per l'erede di Ibrahimovic: contatti con l'entourage

Ci sono nomi che si rincorrono. E poi ce ne sono altri che spuntano nei pomeriggi lenti di giugno, quando le rose sono ancora un’ipotesi e il pallone riposa. Stavolta è il turno di Ermedin Demirovic, bosniaco, attaccante dello Stoccarda e nuovo oggetto del desiderio della Juventus che verrà.
Non è Zlatan Ibrahimovic, ma forse gli somiglia, dicono dalle parti di Tudor, che lo vorrebbe per il suo attacco fluido, mobile, danzante come la linea di un pennello giapponese. Demirovic ha il fisico di chi sa reggere sportellate, ma piedi abbastanza morbidi da dialogare coi compagni. Un centravanti moderno, che può partire da destra, da sinistra, dalla panchina o dai sogni di chi guarda il calcio come una scacchiera da ridisegnare ogni domenica. I contatti con l’entourage ci sono stati. Nessun blitz, nessuna cena con vista Mole, solo telefonate e appunti presi su taccuini sgualciti. Ma qualcosa si muove. Perché questo ragazzo classe ’98 ha numeri e testa, e perché a Torino, da sempre, i ritorni di fiamma non si spengono: covano sotto la cenere, aspettano il momento. E ogni tanto, accendono di nuovo il fuoco.
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