L'analisi tattica di Juventus-Cagliari: l'importanza di un fondamentale e il problema da risolvere

L'analisi tattica di Juventus-Cagliari: l'importanza di un fondamentale e il problema da risolvereTUTTOmercatoWEB.com
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sabato 11 novembre 2023, 23:43Primo piano
di Enrico Scarponi

La Juventus torna, per una notte, in testa alla classifica battendo un volitivo Cagliari per 2-1. Allegri, nonostante le assenze, non cambia il sistema di gioco e si affida al solito 3-5-2, con Cambiaso sulla fascia destra e Mckennie riportato nel ruolo di mezzala: in attacco confermata la coppia Kean e Chiesa, con Vlahovic "condannato" alla seconda panchina consecutiva. Nei primi quindici minuti, i bianconeri aggrediscono gara e avversario, cercando di sfruttare la fascia destra, settore in cui Cambiaso e Mckennie mettono in difficoltà Augello. Nel corso della prima frazione Ranieri opta per un 4-2-3-1, allargando Luvumbo e mettendo Viola sotto punta: quest'ultimo è il giocatore più difficile da contenere, perchè la sua posizione crea una superiorità numerica e la Juve non capisce mai come aggredirlo. A tutto questo si aggiungono i piccoli fastidi di Locatelli e Miretti, che ne limitano la prestazione.

IL FONDAMENTALE VINCENTE - La ripresa inizia con una Juventus più intraprendente e aggressiva. Nei primi dieci minuti, i bianconeri creano cinque occasioni, ma anche questa sera, gli attaccanti non sono freddi e precisi sotto porta. E allora torna di moda il fondamentale dei calci piazzati. Il piede sinistro di Kostic mette due palloni vellutati: il primo sulla testa di Bremer e il secondo sul petto di Rugani. I calci piazzati continuano ad essere una soluzione molto importante per sbloccare gare chiuse e complicate.

IL PROBLEMA ATTACCANTI - La Juventus, soprattutto nelle gare casalinghe, crea un buon numero di occasioni ma, al momento, l'imprecisione degli attaccanti è un fattore negativo. Nel primo tempo va registrato l'aggancio fallito di Kean. Nella ripresa c'è l'occasione di Chiesa. In generale non è un periodo positivo quello che riguarda il reparto offensivo. L'unica medicina è quella di continuare a creare occasioni per permettere alle punte di sbloccarsi e far ripartire le loro statistiche personali, perchè, senza le marcature degli attaccanti, sarà difficile centrare gli obiettivi stagionali.