Tudor, beffa dietro l'angolo? Dopo il Mondiale per Club può saltare tutto

Nel calcio italiano, le parole contano meno dei silenzi. E i sorrisi in conferenza valgono meno di una stretta di mano mancata in corridoio. Igor Tudor, tecnico ruvido come un campo in sintetico a febbraio, sembra al centro del progetto bianconero. Sembra, appunto. Perché a Torino il vento cambia in fretta, e certi sussurri diventano spifferi gelidi.
Dicono — e non sono solo chiacchiere da bar sotto la Mole, anche se ovviamente vanno sempre prese con le pinze — che dopo il Mondiale per Club, Comolli potrebbe salutare il croato con un elegante "grazie e arrivederci". Niente di confermato, certo. Ma le voci parlano di un piano già in fase embrionale, forse anche di un pre-accordo con un altro tecnico più "adatto" alle idee di Comolli, che al momento si tiene nascosto dietro le quinte come un controcanto stonato. Per ora dunque si va avanti. Ma chi conosce la Juventus sa che i veri terremoti qui arrivano sempre dopo una pausa. E che nel calcio di oggi, la parola "progetto" dura meno di un’Instagram story.
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