Vlahovic: "La finale di Coppa Italia? Ecco perché sapevo che alla fine avremmo vinto"

Vlahovic: "La finale di Coppa Italia? Ecco perché sapevo che alla fine avremmo vinto"TUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 22 maggio 2024, 20:06Primo piano
di Daniele Petroselli

Sui canali ufficiali della Juventus ha parlato Dusan Vlahovic, che col suo gol ha deciso la finale di Coppa Italia. Ed è tornato proprio sulla sua rete, che ha analizzato così: "Ho visto come si sviluppava l'azione, sapevo che il giocatore che mi marcava a uomo giocava fortissimo sulla pressione, parlavamo del fatto che si poteva trovare spazio dietro le sue spalle con un movimento corto lungo e così è stato. Quando ho visto che Andrea (Cambiaso, ndr) stoppava la palla, ho fatto un movimento verso di lui e poi sono andato dietro la schiena di Hien. Poi fortunatamente è rimasto un giocatore che mi teneva in gioca e poi, come ho ricevuto la palla davanti, ero convinto e sapevo che avrei fatto gol. Non era facile perché ho sentito Hien dietro di me e ho messo il braccio per allontanarlo e mi sono spostato sul destro e ho piazzato la palla".

E ha aggiunto: "Era l'inizio della partita e non si poteva esultare tantissimo, però ho provato delle emozioni fortissime e alla fine abbiamo vinto e questa è l'emozione più grande e siamo veramente contenti e dobbiamo continuare così. Vedendo i ragazzi, i compagni e l'ambiente dopo la partita contro la Salernitana ero convinto che alla fine avremmo vinto la partita. Avevo visto la squadra, la convinzione e l'attenzione in tutto quello che facevamo. Giocare una finale contro la Juventus non è facile per nessuno".

Ma ha continuato: "Alla fine abbiamo dimostrato che siamo una squadra forte, giustamente niente da togliere all'Atalanta che sicuramente è una squadra fortissima e lo sta dimostrando, però siamo riusciti a vincere una partita veramente difficile. Ho incoraggiato i compagni prima della partita, è una cosa che faccio spesso e so quanto è importante e so che i compagni mi sentono ed è importante che io trasmetta questa emozione perché io sono l'attaccante o il primo difensore e loro guardano tutti verso di me e le reazioni che ho io e le corse che faccio io. Se le faccio bene, le fanno anche gli altri".