Accadde oggi: Juventus-Nizza 3-2, serata brasiliana nella Coppa Rio del 1951

Accadde oggi: Juventus-Nizza 3-2, serata brasiliana nella Coppa Rio del 1951TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Ieri alle 23:20Altre notizie
di Nerino Stravato
C’era una volta la Coppa Rio, una competizione che oggi suona come leggenda, ma che nel 1951 rappresentava un’anteprima pionieristica di quello che anni dopo sarebbe diventato il Mondiale per club. Organizzata in Brasile, patria del calcio spettacolo, la Coppa Rio vedeva confrontarsi alcune delle squadre più prestigiose d’Europa e del Sud America in un torneo internazionale che già profumava di storia. Era il 3 luglio 1951, un martedì d’inverno brasiliano, ma l’atmosfera allo stadio Pacaembu di San Paolo era quella delle grandi occasioni. La Juventus di Jesse Carver, squadra solida e ambiziosa, affrontava il temibile Olympique Nizza nella seconda giornata del torneo, in uno scontro che avrebbe messo in mostra il carattere e il talento bianconero. La partita iniziò con una ventata d’entusiasmo, grazie al gol di John Hansen dopo appena 9 minuti, una rete che confermava il peso offensivo del gigante danese nel reparto avanzato della Vecchia Signora. Ma i francesi non erano venuti in Brasile per fare da comparse e al 22' Courteaux riportò il risultato in parità, gelando i tifosi juventini presenti sugli spalti. La Juventus però reagì da grande squadra e al 35' Praest, altro danese di classe cristallina, riportò i bianconeri avanti. Il copione sembrava scritto, ma il Nizza non mollò e, complici alcune disattenzioni, fu ancora Courteaux a firmare il pareggio al 62'. Serviva un colpo d’orgoglio e lo firmò Muccinelli, uno di quei giocatori dal talento meno celebrato ma sempre decisivo, che all’85' siglò il gol del definitivo 3-2 per la Juventus, facendo esplodere la gioia tra i presenti. La vittoria arrivò dopo una gara combattuta, iniziata con 30 minuti di ritardo per permettere a un pubblico sempre più numeroso di trovare posto sugli spalti, segno di quanto la Juventus fosse già allora un richiamo internazionale. Era un’altra epoca, i voli transoceanici erano un’avventura, i calciatori partivano per il Brasile come se salpassero per un’esplorazione, e il calcio europeo cercava il suo spazio nel panorama mondiale. I bianconeri scesero in campo con un’età media di 27 anni e 24 giorni, simbolo di una squadra matura, forgiata dall’esperienza e pronta a rappresentare l’Italia nel mondo. In quei giorni lontani il calcio era più romantico, le maglie pesavano come corazze e le sfide internazionali avevano il sapore di un’impresa epica. Oggi, a distanza di 74 anni, ricordiamo quella serata brasiliana come un tassello prezioso della grande storia bianconera.