Balzarini: ''La giustizia sportiva deve dare chiarezza sulla questione Arrivabene''

Balzarini: ''La giustizia sportiva deve dare chiarezza sulla questione Arrivabene''TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 22:30Altre notizie
di Alessia Mingione

Tramite il suo canale Youtube, il giornalista Gianni Balzarini si è espresso sulla questione legata all'inchiesta Prisma e Maurizio Arrivabene.

''Allora, Maurizio Arrivabene, viene prosciolto, quindi non luogo a procedere perché all'epoca dell'inchiesta, dei fatti contestati nell'inchiesta, lui non è amministratore delegato, ma è semplicemente un membro del cda, quindi in pratica significa che in sede penale si è riconosciuto una sorta di errore tecnico da parte della giustizia sportiva che aveva squalificato per 16 mesi Arrivabene riconoscendo un ruolo centrale o determinante dell'ex dirigente bianconero nella questione delle plusvalenze e quant'altro che poi comportarono la penalizzazione, la revoca e la successiva penalizzazione, la mancata partecipazione alle coppe. Questo cosa significa sostanza, ragazzi? Che la giustizia sportiva forse nella fretta di procedere, perché bisognava essere veloci anche in quel caso lì, anche a scapito, mi ricordo eh anche a scapito dell'accertamento della verità, così si pronunciò, un membro della giustizia sportiva, ecco, si dimenticò evidentemente di accertare che Arrivabene non era amministratore delegato, ma era semplicemente un membro del CDA che quindi non andava sospeso, appunto, nella fretta, ci si è dimenticati di questo passaggio. Poi però mi sorge spontanea una domanda, ma possibile che in sede dibattimentale o nelle varie memorie presentate dalla difesa non fosse stata fatta valere questa situazione di Arrivabene? È lì uno dei punti oscuri, diciamo così, di tutta questa vicenda, perché tecnicamente noi prendiamo per buono quello che si è detto in sede penale, ossia Arrivabene non c'entrava nulla, non aveva commesso nulla, era semplicemente un membro del CDA, non aveva partecipato alle operazioni contestate, però la Juve viene penalizzata anche in seguito all'operato di Arrivabene, quindi la giustizia sportiva prende una cantonata su Arrivabene in merito alla determinazione della pena e alla sua partecipazione in virtù della fretta. Allora, cara giustizia sportiva, mi piacerebbe che ci fosse una risposta su questo aspetto, non so se si debba articolare, ma una risposta, non dico chiedere scusa, se così stanno le cose, ma quantomeno un chiarimento, cioè per quale motivo mi vai a condannare, a sospendere o a squalificare una persona per 16 mesi sulla base di un presupposto che si accerta essere inesistente. Adesso Arrivabene cosa può fare? Voi sapete che c'è in corso ancora la discussione alla Corte di Giustizia Europea, lui può far valere i propri diritti a questo punto, cioè può procedere o può portare questo nuovo elemento alla Corte di Giustizia Europea nella vertenza che c'è contro la Figc e far valere il fatto che lui è stato ingiustamente condannato e che quindi ha diritto ad un risarcimento del danno. Ripeto, se così fosse, sarebbe molto brutto, molto grave, perché sarebbe la dimostrazione che in virtù della fretta, che si è avuta nel giudicare, e si è omesso un particolare leggerissimamente pesante o determinante, cioè che Arrivabene, non doveva essere condannato, non aveva per non aver commesso il fatto".