Capuano: "Squilibrio palese nel cammino per il Mondiale tra europee e sudamericane"

Dopo la clamorosa prova di forza della Norvegia contro la Moldova che aveva messo seriamente in difficoltà l'Italia, per gli Azzurri si prospetta, sempre a patto di non incorrere in qualche scivolone, una qualificazione mondiale da ottenere attraverso uno spareggio. Un cammino, quello delle squadre europee, che con l'innalzamento del livello delle nazionali di fascia medio-bassa, si fa sempre più complicato e, come sottolinea Giovanni Capuano, infinitamente più difficile rispetto a quello delle sudamericane: "Mentre giustamente vi sfogate contro Gravina, Buffon, Gattuso, Spalletti, Tavecchio e compagnia varia, prendetevi un minuto per ricordare a voi stessi che il Brasile va direttamente al Mondiale con una media di 1,55 punti a partita, vincendone meno della metà di quelle giocate (8 su 18) e che si sarebbe qualificato anche facendo 7 punti in meno - scrive sul proprio profilo X - A quota 21 (1,16 a partita) si sarebbe comunque garantito uno spareggio facile.Tradotto: una squadra europea con quello score nemmeno si avvicinerebbe al playoff, altro che qualificarsi. Ah, se proprio avete ancora un istante prima di tornare a sfogarvi: 8 delle prime 10 del ranking Fifa sono europee (12 delle prime 22 e 15 nella Top30).
Insomma, andare al Mondiale sono due sport diversi per l'Europa e il Sud America".
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