Comolli scommette su Tudor: tra rinnovi e mercato, la Juventus pianifica il futuro

Damien Comolli ha scelto la via della continuità: alla Continassa il nuovo direttore generale bianconero ha stretto la mano a Igor Tudor, confermandolo al centro del progetto. Il tecnico croato ricambierà la fiducia ed è pronto a lavorare al nuovo progetto tecnico. Tra conferme telefoniche di John Elkann e un mercato che si annuncia vivace, la Juventus avvia la sua nuova stagione all'insegna di un cauto ottimismo concreto.
Le scelte di mercato hanno già un impatto tangibile sul panorama delle scommesse sportive. La conferma di Tudor è scesa da quota 2,00 a 1,50, indicatore di come la percezione del progetto stia cambiando anche per i bookmaker. Le stesse società fissano la Juventus tra le prime cinque favorite per il nuovo format del Mondiale per Club, con una quotazione che oscilla attorno a 12,00: numeri destinati a variare in relazione al mercato bianconero che sarà.
La stretta di mano arrivata nelle prime ore di ieri tra Damien Comolli e Igor Tudor segna l’inizio della nuova era juventina. Il dirigente francese, fresco di nomina a direttore generale, ha messo subito il tecnico croato al centro del progetto, lasciando intendere che l’imminente Mondiale per Club sarà la cartina di tornasole del loro rapporto. Il sostegno di John Elkann, manifestato con una telefonata decisiva negli ultimi giorni, ha consolidato la posizione dell’ex difensore di Spalato dopo settimane di voci su nomi altisonanti.
La Juventus sceglie dunque la via della continuità in panchina, mentre in sede di mercato si prepara a una sessione complessa: il budget dovrà essere bilanciato con l’esigenza di garantire a Tudor esterni più incisivi e un attacco competitivo per la stagione 2025-26. L’organigramma, rafforzato dall’ingresso di Giorgio Chiellini come Director of Football Strategy, accompagna una società chiamata a ricostruire credibilità senza rinunciare all’ambizione.
Comolli sceglie la continuità con Tudor
Il primo faccia a faccia fra Comolli e Tudor ha sancito una sintonia di intenti che va oltre la semplice conferma contrattuale. Il dirigente, reduce dalla trasformazione del Tolosa, ha spiegato al tecnico di voler importare a Torino un modello gestionale basato su analisi dati e scouting anticipato, ma senza intaccare le certezze tattiche costruite dal croato negli ultimi mesi.
Al centro di questa “alleanza tecnica” resta il Mondiale per Club, in programma dal 15 giugno negli Stati Uniti, appuntamento che offre visibilità globale e un premio economico capace di finanziare parte del mercato estivo. L’obiettivo condiviso è arrivare alla rassegna con una rosa già definita nei ruoli chiave, così da evitare rincorse quando la Serie A ripartirà a fine agosto.
La fiducia, però, resta condizionata da una clausola di uscita che entro fine luglio consentirebbe al club di cambiare guida tecnica versando una penale contenuta. Fattore che spinge Tudor a cercare risultati immediati e Comolli a preparare piani di contingenza: nella lista delle alternative restano nomi come Roberto Mancini e Stefano Pioli, ma le loro candidature hanno perso quota con la rinnovata stabilità interna.
In agenda anche quattro rinnovi di contratto
Archiviata la mini-sessione di mercato dedicata al Mondiale per Club senza colpi in entrata, Damien Comolli si prepara a entrare nel vivo delle trattative che determineranno il volto della Juventus per il prosieguo della stagione 2025/26. In cima alla lista c’è la conferma dei prestiti di Kolo Muani e Francisco Conceição: il dg bianconero dovrà tornare subito alla carica con PSG e Porto per prolungarne la permanenza a Torino, mentre Gabri Veiga disputerà la rassegna iridata con il Chelsea.
Chiusa la pratica prestiti, scatterà l’operazione rinnovi: Federico Gatti e Weston McKennie sono pronti a discutere un prolungamento fino al 2028, e lo stesso percorso attende Kenan Yildiz, Nicolò Savona e Andrea Cambiaso. Particolare attenzione sarà rivolta all’attaccante turco, che il club intende blindare con un accordo più lungo e ricco per allontanare le sirene delle big europee e consolidarne il ruolo al centro del progetto juventino.
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