David, Diguno Infinito: La Juve Aspetta il suo Vero Bomber

Il gol è l’ossigeno degli attaccanti e Jonathan David, alla Juventus da pochi mesi, ne sta respirando sempre meno. Dopo la rete al Parma nella prima giornata del 24 agosto e quella con il Canada contro la Romania il 5 settembre, il classe 2000 non ha più trovato la porta: sono più di 16 partite senza esultare tra club e nazionale, una striscia che ieri si è allungata dopo gli 85 minuti dello 0-0 tra Canada ed Ecuador. Un paradosso se si pensa al centravanti implacabile visto al Lille fino alla scorsa primavera, capace di colpire in Ligue 1 e in Champions con una naturalezza che oggi sembra svanita. Neppure il cambio di guida tecnica in bianconero ha invertito la tendenza: con Spalletti non è stato titolare nelle ultime tre, ma anche entrando a gara in corso non ha inciso, non è riuscito a ritrovare quella scintilla che dovrebbe accendersi anche solo in pochi minuti. Le ragioni sono diverse. Da un lato le caratteristiche dell’attaccante non sono state ancora valorizzate al massimo: spesso gli è stato chiesto di giocare spalle alla porta, di raccordare, di offrire appoggio, mentre David rende al meglio quando può attaccare la profondità, muoversi negli spazi, arrivare lanciato verso l’area.

Dall’altro c’è una sensazione, sempre più evidente, che qualcosa nel suo motore non giri come prima: appare più appesantito, meno brillante nei primi passi, meno agile nei movimenti che un anno fa gli permettevano di essere devastante. Un mix tecnico e atletico che ha rallentato un talento che solo pochi mesi fa era tra i più seguiti d’Europa. La Juventus però non ha dubbi sul valore del giocatore e Spalletti è il primo a crederci: conosce il potenziale del suo centravanti, sa che può diventare decisivo e lavorerà per riportarlo nelle condizioni ideali, fisiche e mentali, per tornare a fare ciò che gli riesce meglio. Segnare. Perché il digiuno può durare a lungo, ma per uno come David basta una scintilla per riaccendere tutto. E la Juve aspetta solo quella.