Juventus, Campi non usa mezze misure: 40 milioni buttati e un mercato senza centrocampisti

Graziano Campi, storico giornalista e opinionista juventino, ha analizzato il momento dei bianconeri non nascondendo la sua frustrazione: “Openda, David, Zhegrova finora hanno reso meno di Yildiz, Vlahovic e Conceicao. C’è tanto tempo, ma credo possa già essere definitivo il giudizio: Openda non è un centravanti. Quarantamilioni per il vice Yildiz? Un grosso errore”.
Campi non nega le qualità del belga: “Segnerà? Sì. È scarso? No. Ma serviva un centrocampista al posto suo”. E mette in guardia chi si lamenta degli 11 punti in cinque giornate: “Con Inter e Atalanta già affrontate, non farebbe il bene della Juventus. Il club cresce durante la stagione e ha bisogno di morale”. Secondo il giornalista, la squadra è sbilanciata: “Tudor è costretto a contare sulla fantasia di due giocatori, Yildiz e Conceicao. Zhegrova, Openda e David sono contropiedisti: torneranno utili in Europa, ma in Italia contro le difese schierate fanno poco o niente”.
Il centrocampo, secondo Campi, è poi il vero tallone d’Achille: “Koopmeiners è un Nicolussi Caviglia comprato in via Montenapoleone, Locatelli non è migliorato: semplicemente chi gli sta intorno è diventato più scarso. Joao Mario non cambia gli equilibri, pur essendo bravo nel palleggio, e la difesa a tre non ha ricambi”. Il verdetto è impietoso: “Un dirigente che capisce di calcio non costruisce così una squadra: difesa e regia sono i punti chiave per vincere. Resto convinto che pagherà l’allenatore, ma l’analisi dei giocatori è chiara: negli ultimi sette anni l’unico centrocampista di livello arrivato a Torino per la prima squadra è Thuram, e l’unico difensore è Bremer”.
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