Carraro (pres. JOFC Colosseo) a RBN: "Fiducia nella Juve e in Tudor. E sulla società dico..."

Ospite di Fuori di Juve, trasmissione di Radio Bianconera, è stato Paolo Carraro, presidente JOFC Colosseo e referente di tutti i club del Lazio. Che è partito ovviamente dalla sfida di Champions League contro il Villarreal: "Le due assenze di Bremer e Thuram sono importanti ma sono certo che saranno ben sostituiti. Cabal è una splendida nuova certezza poi. Il Villarreal è abbastanza forte, una squadra compatta e veloce. Bene le due partite in rimonta ma siamo ancora lontani da una buona condizione. Siamo fiduciosi e speriamo che sia così anche per domani. Mi accontenterei anche di un pari fuori casa".
"A che Juve assomiglia questa? E' difficile tracciare un profilo preciso - ha aggiunto -. Mi ricorda un po', facendo le debite distanze, la Juve di Deschamps, per questo inizio lento. Cominciò con le stesse perplessità e la lentezza a centrocampo. Speriamo che vada in gloria come quella squadra, anche se era in Serie B". Mentre su Igor Tudor ha ammesso: "Mi è piaciuto molto quando è tornato, perché c'era una situazione societaria non felice. Dire che è da Juve è presto. I più grandi allenatori che sono arrivati alla Juve, ossia Trapattoni, Lippi e Conte, non avevano vinto nulla prima e non sono arrivati con auspici favolosi. Quello che ancora non mi convince è il gruppo società, che ancora ha molte carenze da riempire. Speriamo che Comolli, con l'aiuto di Chiellini, rimetta i nesto questa situazione. Lì c'è ancora tanto da fare".
E ha concluso: "Siamo molto lenti a centrocampo. Aver ritrovato Locatelli lo scorso anno è stato importante, ma non è rapido. Thuram adoro ma non è rapido. Per sfruttare gli esterni di alto livello che abbiamo, vanno innescati. Vlahovic? E' stato fortemente voluto da un tecnico che lo vedeva come uno dei più forti d'Europa, gli abbiamo fatto un contratto molto oneroso, che non ha estorto. L'idea di poter spalmare questo stipendio in più anni ok, ma ci deve essere la volontà del calciatore e la società deve lavorare per questo. Io sono convinto che anche il prossimo anno vedremo Vlahovic con la maglia numero 9 della Juve".
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