La classe operaia al potere, ecco chi sono gli "imprescindibili"

E' una Juventus operaia quella che stiamo vedendo in questa prima parte della stagione: ai più nostalgici ricorda quella della stagione 1989/1990 con Dino Zoff allenatore. Squadra che non aveva grandi campioni in rosa, ma uno spirito e una voglia di ottenere grandi risultati.

Stesse emoziono che sta dando la squadra che, ad oggi, è l'unica avversaria credibili dell'Inter di Simone Inzaghi. Anche le scelte di Massimiliano Allegri sono a confermare questa tesi: il tecnico livornese, in alune gare, ha dovuto fare a meno dei giocatori con maggior talento come Chiesa e Vlahovic e a capitan Danilo, ma non ha dubbi sullo schierare i calciatori più carismatici e magari meno apprezzabili tecnicamente. La sostanza di Mckennie, Locatelli, Rabiot e Cambiaso sono di assoluta necessità per Allegri che rinuncia difficilmente ai suoi fedelissimi a meno di problematiche fisiche serie o squalifiche.