Moggi: "Juve non costruita per dare spettacolo ma può vincere combattendo"

Moggi: "Juve non costruita per dare spettacolo ma può vincere combattendo"TUTTOmercatoWEB.com
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di Daniele Petroselli

"Vince la Juve a Pisa 2-0, pur non ripetendo le prove le prove fornite a Bologna e contro la Roma: col fiatone e un po' di fortuna. Poteva addirittura andare sotto per i due pali colpiti dai toscani sullo 0-0. Non è successo e la Juve, pur senza brillare, si è portata a casa i tre punti". Lo ha scritto su Libero l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi. "Va ricordato che dopo la vittoria di Bologna, tutti (e noi per primi) scrivemmo che la Juve vista al Dall'Ara doveva solo dare continuità a quella prestazione e la prova del nove sarebbe stata proprio l'incontro ravvicinato contro la Roma. E adesso che è arrivata anche la terza vittoria consecutiva, invece di gioire, in tanti sollevano il problema che i bianconeri abbiano vinto faticando contro una squadra in zona retrocessione. Si potrebbe ribattere che la Juve non è stata concepita per dare spettacolo perché il centrocampo attuale non lo permette, può però vincere combattendo, e lo sta facendo".

E ha aggiunto: "Mаgari ci sarebbe da evidenziare come il lavoro di Spalletti stia pagando in misura anche maggiore rispetto alla qualità della squadra stessa. A noi la Juve sta piacendo perché, se prima entrava in campo con il frac, adesso entra con il coltello tra i denti. Spalletti ha cambiato pelle al gruppo e lo stiamo apprezzando anche per i cambi in corsa, come la sostituzione di Locatelli con Zhegrova, con quest'ultimo che ha permesso alla squadra di giocare più in profondità. D'altra parte il passato di Spalletti lo certifica, si tratta dii un allenatore di sicuro affidamento, calatosi in una parte difficile dalla quale sembra essere venuto fuori nel migliore dei modi. A nostro avviso sarebbe da contrattualizzare adesso con vincolo pluriennale dandone notizia alla squadra affinché i giocatori sappiano che quello sarà il tecnico anche nei prossimi anni: un aspetto psicologico che solitamente carica e responsabilizza i giocatori".