Padovano: "Mi sentivo Pablo Escobar. Ora sono felice ma la cicatrice rimane"

Michele Padovano è stato assolto dalla Corte d'Appello di Torino dopo 17 lunghissimi anni dall'accusa di essere un finanziatore di un traffico di droga. Ai microfoni del Corriere dello Sport, l'ex bianconero ha dichiarato: "Non dovrò più svegliarmi pensando che questo terribile equivoco possa continuare e io debba essere costretto alla vergogna per qualcosa che non ho commesso. L'immagine dell'arresto mi ha fatto compagnia ogni sera, quando cercavo di addormentarmi, e ogni mattina, quando mi svegliavo. Mi sentivo Pablo Escobar.
In quell'istante, è stata fatta tabula rasa di Michele Padovano: non esistevano i successi, la felicità della finale di Roma contro l'Ajax, i gol al Napoli di Maradona, i suoi complimenti, poi la maglia della sua squadra. Non c'era più niente. È giusto chiederle se è finalmente felice? La cicatrice sta lì, perché stiamo parlando di diciassette anni bruciati, con conseguenze emotive che lasciano strascichi. Ma sono felice, posso dirlo. Voglio rivivere".
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