Pedullà attacca: “Openda e David? Sballottati, dovrebbero chiedere i danni”
Nel suo ultimo intervento su YouTube, Alfredo Pedullà va giù duro sulla gestione di Jonathan David e Lois Openda nei mesi precedenti all’arrivo di Spalletti. Secondo il giornalista, i due attaccanti «sono stati trattati come pedine spostate a caso», senza un progetto tecnico coerente, finendo per sembrare giocatori inferiori al loro reale valore. Pedullà parla apertamente di un “ambientamento impossibile”, frutto di scelte confuse: cambi di ruolo continui, minutaggi incoerenti, gerarchie mai chiarite e un rapporto complicato con l’allenatore precedente.
«Li hanno messi nel frullatore», dice Pedullà, spiegando che l’altalena tattica avrebbe danneggiato soprattutto Openda, costretto a fare prima punta, seconda punta, partner o alternativa di Vlahovic a seconda della giornata. Situazione simile per David, arrivato dopo stagioni di alto livello in Ligue 1: «Non lo puoi definire scarso dopo sette partite, è follia». Anche l’entusiasmo iniziale per i due nuovi acquisti – ricorda Pedullà – è affondato nel giro di poche settimane, travolto da scelte tecniche dettate più dalla delusione che dalla logica.
Il giornalista punta il dito contro chi giudica “solo in base al risultato” e contro chi, fino a ieri, criticava duramente gli attaccanti salvo ribaltare i giudizi dopo la doppietta di Openda: «Serve equilibrio. Il calcio non è un telecomando». Ora, con Spalletti, i due potrebbero finalmente ritrovare continuità e un ambiente più stabile: «Non sono mai stati brocchi. Se fallissero, la colpa non sarebbe loro, ma di chi non li ha messi nelle condizioni di rendere».
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