Tudor alza lo scudo: “Non è tempo di critiche. Verona primo esame dopo i 7 gol subiti”

“Palla in tribuna”. Non è uno slogan, ma il titolo con il quale il Corriere di Torino sottolinea il modo scelto da Igor Tudor per proteggere la Juventus dopo due partite da montagne russe: vittoria all’ultimo respiro con l’Inter, pari spettacolare con il Borussia Dortmund. Epiloghi da cinema, certo, ma anche campanelli d’allarme che il tecnico non può ignorare.

Sette gol subiti in 180 minuti non sono il marchio della Vecchia Signora, che storicamente si è nutrita di solidità difensiva. I numeri dicono tutto: 7 reti incassate a fronte di 3,84 expected goals. Quasi il doppio. Una statistica che grida “urgenza di equilibrio” più di qualsiasi commento. Tudor però non si sbilancia, e torna a fare il difensore anche fuori dal campo: “Le critiche? Non è questo il momento. Serve compattezza, non processi”, il messaggio filtrato dall’ambiente bianconero.

Ora la Juve deve ripartire subito, e il calendario offre il Verona come prossimo avversario. Una sfida che potrebbe sembrare abbordabile, ma che per i bianconeri rappresenta un test di maturità: dare continuità in campionato, restare in testa alla classifica e, soprattutto, iniziare a blindare la porta. Perché se i colpi di scena scaldano i tifosi, è la solidità che alla lunga costruisce i trofei.