Vaciago: "Tudor fa bene a lamentarsi dell'arbitro, ma la Juve ha un problema..."

Guido Vaciago, tramite le colonne di Tuttosport, si è soffermato a parlare della sfida giocata ieri tra Verona e Juventus.
"Tudor non ha tutti i torti. Soprattutto quando dice che il calcio è un’altra cosa, rispetto a quella che lo hanno fatto diventare regolamenti sempre più cervellotici e del tutto infedeli allo spirito originario del gioco. Prendi il fallo di mano: se si allargano i confini dell’interpretazione arbitrale, maltrattando il buon senso con regole e sottoregole sempre più assurde, si assottiglia l’uniformità di giudizio. Se il tocco di braccio di Joao Mario contro il Verona è rigore, allora deve esserlo sempre, nei secoli dei secoli. Ma non sarà mai così, perché quella situazione verrà giudicata in almeno tre modi diversi nel corso della stagione, dando l’impressione a giocatori, allenatori e tifosi di essere vittime di un’ingiustizia, perché la difformità di giudizio lo è un’ingiustizia e anche una delle peggiori, nonostante possa avvenire in buona fede. Tudor non ha tutti i torti quando, però, non riduce Verona-Juventus alla pessima giornata del signor Rapuano e di chi arbitrava con lui. Anzi, Tudor ha pienamente ragione a non essere soddisfatto della prestazione dei suoi. La Juventus è parsa stanca e fuori fuoco, l’impatto delle estenuanti partite contro l’Inter e il Borussia Dortmund ha lasciato un’eredità pesante sia dal punto di vista atletico che mentale. Ci sta e aiuta a inquadrare la prestazione della Juve, confusa e priva di quella brillantezza che aveva caratterizzato le prime quattro uscite ufficiali. Ma il doppio impegno è un fattore che inciderà su tutto il campionato e non solo quello della Juventus, quindi Tudor deve attrezzarsi meglio ad affrontare settimane difficili. Anche quando le cose vanno bene, il gioco dei bianconeri è spesso lento e prevedibile; quando le cose vanno così così, come ieri, la mancanza di un fuoriclasse nel mezzo si sente in modo brutale. Se Yildiz lo è per l’attacco e Bremer per la difesa, non c’è qualcuno che, lì in mezzo, metta ordine e, per esempio, consenta di sfruttare meglio il potenziale offensivo”.
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