Le Contropagelle di Verona-Juventus, a cura di Marco Edoardo Sanfelici

DI GREGORIO 6,5 - Chiude la specchio a Orban nel 1° tempo e gli devia un tiro, diretto sotto la traversa, in corner, nella ripresa. E quasi gli para il tiro dal dischetto. Si riscatta dunque dopo un paio di gare “discutibili”
KALULU 6 - Svagato il giusto per soffrire e non portarne le conseguenze. Pare che abbia tante braccia quante la dea Kalì, altrimenti non si spiegherebbe come mai Rapuano lo citi ad alta voce sull’azione del rigore… Per la serie: quando gli arbitri tacevano evitavano di rivelare la loro pochezza, pericolosa come un cataclisma.
GATTI 6 - Si scazzotta con un veronese dopo 9 minuti, viene attaccato da un altro gialloblù, ma solo a lui l’ineffabile Rapuano mostra il giallo. Grazie al Cielo le punte del Verona non lo impegnano alla morte, poiché condizionato dall’ammonizione, vedrebbe i sorci verdi con quel trottolino di Orban.
KELLY 6,5 - Ha imparato anche a lottare e a non cedere un millimetro per tutto l’oro del mondo. Ripulisce sempre la sua zona di competenza talvolta anche con eleganza. Negli ultimi minuti lavora di sciabola senza paura, ma non passa nessuno.
JOAO MARIO 5,5 - Della serie: vorrei ma non posso. Si avvita in dribbling improbabili, si fionda in spazi affollati, dimenticando di fare parte di una squadra. La sostituzione sembra assai tardiva (ZHEGROVA 5,5 - Dà l’impressione di dover essere guidato, chi sarebbe in grado di pilotarlo? Perde velocità e mobilità, in mezzo a tanta confusione)
LOCATELLI 5 - Una delle peggiori gare disputate nella Juventus di sempre. Sbaglia la misura di una quantità imbarazzante di passaggi, come se il cervello si rifiutasse di fornire comandi. Si difende nei ripiegamenti, filtrando il gioco dei padroni di casa. (KOOPMEINERS 6 - Non sfigura come suo solito, anzi gioca per fino benino. Ora si tratta di capire che sia un sintomo di miglioramento o che risalti solo in funzione della brutta gara dell’intera squadra.)
THURAM 5 - Con generosità. All’ennesimo contropiede veronese, senza che Kephren dimostri un barlume di corsa, il mister lo cambia. Una serataccia può succedere a chiunque, basta che sia circoscritta. (ADZIC 5,5 - Scelta discutibile, probabilmente McKennie garantirebbe maggiore copertura. Però anche con una mediocre prestazione, la Juve ha l’obbligo di provarci fino in fondo e Adzic può sempre cavare il coniglio dal cilindro, prima o poi)
CAMBIASO 5,5 - Dalla sinistra non viene mai un pericolo vero, solo palleggio e dialogo sporadico con Yildiz. Quando si dice: né carne né pesce.
CONCEICAO 6,5 - Realizza la rete che illude a metà 1° tempo, entrando verso il centro e sferrando un gran tiro che si infila all’angolino basso alla destra di Montipò. Viene costantemente tenuto sotto tiro da qualche “killer” scaligero, che mira più alle caviglie che al pallone; tutto per limitargli corsa e finte. Che sia tornato a disposizione è una gran bella notizia. (DAVID S.V. - Il tempo di sudare un minimo, niente altro)
YILDIZ 6 - Prestazione sottotono. Il cervello non ispira e le giocate non entrano in nessun modo. Prova a dialogare sulla sinistra con Cambiaso e Adzic, ma il ragno se ne sta ben rintanato nel buco e non gli riesce di cavarlo. Dopo il cambio di Locatelli, Kenan diventa addirittura capitano: a 20 anni profuma di record. Non ricordo tiri verso la porta e Montipò ringrazia.
VLAHOVIC N.G. - Che significa: “Non Giudicabile”, d’altra parte gli sono arrivati forse 3 palloni in 60 minuti e pure difficili da trattare. David partecipa alla manovra, Openda svaria sulle fasce, Vlahovic resta “reietto e sconsolato” (cit. Giacomo Leopardi). Anonimato parecchio grave, di cui lui non è il solo responsabile (OPENDA 5,5 - Si vede che ha voglia di mettersi in evidenza, ma i risultati sono modesti assai)
TUDOR 5,5 - All’indomani dell’incontro di Champions League col Borussia, il mister deve aver visto una serie di giocatori in preda alla più scura stanchezza mentale. In rosa non ci sono individualità abituate a recuperare in breve tempo la profusione di energie psichiche spesa. Di questo chi scrive temeva l’insorgere e puntualmente si verifica, come l’ora “spaccata”. La rete di Cico illude, ma dietro al vantaggio i bianconeri non dimostrano l’insistenza e la determinazione per cercare il raddoppio. La reazione veronese non è veemente, ma costante, premiata comunque da un rigore talmente dubbio da convincere anche uno come l’impareggiabile Marelli a dichiarare l’inesistenza. L’uso del V.A.R. è talmente anticalcistico da indurre un arbitro a dichiarare ad alta voce che il fallo di mano è chiaramente di Kalulu e non di Joao Mario. Necessità di occhiali? Niente affatto, si passi direttamente alla radiazione per manifesta inadeguatezza. Se poi si pensa che Cambiaso ha dovuto scontare 2 giornate di squalifica per una sbracciata accentuata da chi l’ha subita, allora perché a Orban viene solo dato il giallo? Prende la mira prima di sferrare un cazzotto degno di un ring a Gatti. E i varisti non intervengono? Stavano giocando a tressette tra loro? Resta la prova opaca della squadra, restano le scelte qualche volta inspiegabili circa le sostituzioni del mister. resta comunque un’ennesima esibizione pessima di una giacchetta gialla non all’altezza, mandata al cospetto della Juventus. Sempre in attesa che qualche dirigente venga allo scoperto per pretendere un trattamento giusto. Se alla fine del 1° tempo si resta in vantaggio e con un uomo in più, come il campo testimonia, magari staremmo a parlare di una vittoria o forse no, ma almeno non avremmo la sensazione di assistere all’ennesima esibizione arbitrale in cerca di carriera. C’è una settimana senza impegni, da passare scaricando le tossine, facendo il pieno di energie. Sarebbe ora di regolare una buona volta l’Atalanta in casa, interrompendo un dominio bergamasco fin troppo duraturo. Vietato sbagliare le mosse, mister Tudor.
Marco Edoardo Sanfelici
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
