Vlahovic, l’ultimo ballo in bianconero: da eroe mancato a separato in casa

Tra Dusan Vlahovic, 24 anni e un carico di aspettative mai del tutto mantenute, e la Juventus non è stato un matrimonio felice: troppo spesso l’ombra del suo prezzo d’acquisto e del suo stipendio è stata più ingombrante dei gol che avrebbe dovuto garantire. In estate l’addio sembrava scritto. Per la Juve, che avrebbe risparmiato 43 milioni lordi, e per lui, che avrebbe trovato un palco nuovo su cui rilanciarsi.
Ma il mercato è rimasto un teatro vuoto: proposte arabe e turche rifiutate, un flirt con la Roma naufragato, un desiderio mai corrisposto di vestire rossonero. Alla fine, solo silenzi. Così, Igor Tudor se lo ritrova in rosa, ma ai margini di un progetto che viaggia su altre gambe. Il serbo resta, e Comolli lo ha detto chiaro. Una fine che non è il lieto fine delle favole, ma il lento scorrere di una stagione da comprimario, con la speranza di un Mondiale americano che possa restituirgli la ribalta. Vlahovic rimane, dunque. Rimane per dovere, più che per amore. o forse sarebbe più giusto dire perché non ha trovato ciò che si aspttava dal mercato, per salutare a giugno, senza rimpianti, ma forse con il rimorso di non aver mai davvero inciso.
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