Juve, svolta in attacco: con l'infortunio di Vlahovic Comolli punta un bomber per gennaio

La Juve perde Dusan Vlahovic nel momento più delicato della stagione. L’intervento chirurgico di oggi di riparazione dell’avulsione tendinea dell’adduttore sinistro è andato bene, ma i tempi saranno lunghi: niente rientro prima di qualche mese. Un macigno tecnico e psicologico che obbliga il club a muoversi subito. A gennaio servirà un centravanti di peso, uno che sappia reggere la squadra, farla salire, prendersi botte e restituirle. Non solo fisico, ma anche mente, personalità, fiuto.

Ed è qui che entra in scena il nome che infiamma la fantasia dei tifosi: Robert Lewandowski. Trentassette anni, un curriculum che sembra un’enciclopedia, un rapporto con il gol che sfida le leggi della biologia. Al Barcellona continua a segnare come se il tempo fosse un’opinione. Ma le condizioni per un addio ci sono: contratto in scadenza nel 2026, conti blaugrana in apnea, e gli 11 milioni ancora da versare al Bayern che zavorrano un equilibrio già fragile.

Secondo ambienti vicinissimi alla Continassa, Damien Comolli sta seriamente valutando un’operazione “alla Modric”: non un colpo di marketing, ma un innesto pensato, chirurgico. Un leader tecnico e mentale da affiancare a un gruppo giovane, in piena ricostruzione. Lewandowski a prezzo di saldo come mentore di Openda e David, un maestro di area di rigore che insegni a respirare la Juve, a vivere la pressione, a trasformare le occasioni in sentenze. Non è un affare semplice. Non è neppure un affare probabile, al momento. Ma è un’idea reale, studiata, non più un sussurro da bar.
E nelle stanze bianconere si ragiona: un colpo d’esperienza che non blocchi il futuro, ma lo acceleri.